Ventiquattro anni di cella per aver ucciso Patrizio Falcone, un uomo senza un motivo. Aggravante della crudeltà – scrivono i giudici – ma non basta ad accogliere la richiesta di ergastolo avanzata dalla procura.
È questa la decisione della prima assise nei confronti di Mauro Severino. Per lui la condanna per l’omicidio di Patrizio Falcone, ucciso per aver chiesto informazioni circa alcuni lavori condominiali.
Omicidio Patrizio Falcone
Stamani c’era anche l’Assessore Alessandra Clemente, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale. Il Comune si è costitutito parte civile nel processo penale a carico del responsabile dell’omicidio di Patrizio Falcone. La Clemente ha preso parte all’udienza e alla lettura della sentenza, che ha condannato il responsabile a 24 anni di carcere. “Ai familiari e ai figli di Patrizio va la nostra vicinanza come città e come amministrazione e ci battiamo per una città senza violenza affinché ciò che è accaduto non sia dimenticato e il responsabile di un omicidio così crudele condannato dalla giustizia grazie al lavoro delle forze dell’ordine e alla magistratura” ha dichiarato l’Assessore Clemente.
Le parole della moglie
“Ringrazio per non averci fatto sentire soli tutte le istituzioni e le forze dell’ordine che sono state dal primo momento al nostro fianco, il Comune di Napoli, la Fondazione Polis, l’Arma dei Carabinieri di Piscinola e la Magistratura. Sono impegnata a dare il buon esempio ai
miei figli così come ha sempre fatto il loro papà vogliamo giustizia non vendetta e che le vittime di violenza di ogni tipo non siano mai lasciate sole” ha dichiarato Anna Gaeta la moglie di Patrizio Falcone.