Omicidio dei sette secondi a Miano, arrivano le richieste di condanna per i boss e affiliati. Il procuratore della DDA ha invocato 16 anni di carcere, in
merito all’assassino di Salvatore Scognamiglio e Salvatore Paolillo, per Lo Russo e 14 anni per Raffaele Liberti.
Il pm ha chiesto l’ergastolo per Luciano Pompeo e Vincenzo Bonavolta.
Sette secondi, sette drammatici secondi. Tanto è durato l’omicidio di Salvatore Scognamiglio e Salvatore Paolillo, un duplice delitto messo a segno nel 2011 dall’allora boss emergente – oggi pentito – Antonio Lo Russo, per dirimere alcune questioni interne alla sua famiglia.
A quei tempi il clan era governato da Antonio Lo Russo che dispose la morte di Scognamiglio e Paolillo per imporre la sua logica di potere agli altri affiliati ma soprattutto a suo zio Mario. Durante l’interrogatorio con il gip Bonavolta ha deciso di confessare. «Sì, sono stato io. E chiedo scusa alle famiglie delle due vittime» ha aggiunto. Poi, ripetendo una formula già scelta in passato da altri affiliati al clan di Miano, ha fatto riferimento al suo sentirsi soggiogato dai boss dei Capitoni, all’influenza che questi esercitavano su di lui.