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venerdì, Marzo 29, 2024
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Omicidio Vincenzo Amendola, ucciso e seppellito: ergastolo per i killer-amici Tabasco e Formicola

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Condanne all’ergastolo per Gaetano Formicola, detto o’ chiatto, rampollo del clan e Giovanni Tabasco, suo cugino, detto ‘Birillino’ per l’omicidio del loro amico Vincenzo Amendola. Confermata, dunque, la richiesta di condanna avanzata dal pm. Omicidio premeditato, aggravato dai futili motivi e dalla finalità camorristica è l’accusa per i due imputati. Alla sbarra anche un terzo imputato, Raffaele Morra, accusato di aver partecipato all’occultamento del cadavere: per lui è stata chiesta la condanna a sei anni di reclusione. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile nel processo.

 

Amendola fu ucciso il 5 febbraio 2016 perche’ si vociferava che avesse una relazione con la madre di Formicola,
moglie del boss recluso al carcere duro, e addirittura che si vantasse di avere alcune foto compromettenti.

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LA DINAMICA

Vincenzo Amendola, la vittima dell’omicidio, aveva appena 18 anni. Era il 5 febbraio 2016 quando scomparve. In quel periodo si sparse la voce che si fosse invaghito della moglie del capoclan, e la voce arrivò fino in carcere, all’orecchio dello stesso boss che ne parlò con i familiari. Di qui, secondo la ricostruzione della Procura, la decisione del figlio Gaetano Formicola di eliminare il 18enne. Un progetto compiuto, sempre secondo l’accusa, con l’aiuto di Giovanni Tabasco e nella fase dell’occultamento del cadavere anche con la complicità di Raffaele Morra.
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