Paola Caruso in lacrime a Verissimo. La soubrette calabrese, che in passato è stata Bonas di Avanti un altro, ha svelato a Silvia Toffanin il dramma che ha stravolto la sua vita e quella del figlio Michelino, nato quattro anni fa dal rapporto oggi concluso con l’imprenditore Francesco Caserta.
L’incidente in Egitto: il racconto di Paola Caruso
“Il destino ci ha riservato una prova importante, una disgrazia, piombata inaspettata – racconta Paola -. A Novembre ho portato mio figlio al mare in Egitto. Appena arrivati, per lo sbalzo di temperatura, ha iniziato ad avere la febbre. Gli ho dato degli antipiretici ma questa febbre non si abbassava – continua -. Così ho iniziato a preoccuparmi. Un medico che parlava in arabo ha detto che mio figlio aveva bisogno delle punture. Io non avrei voluto fargliele fare ma mi sono fidata Di lui. Alla fine mi sono fatta convincere”.
Un racconto straziante quello della showgirl: “Mentre il medico fa la puntura, mio figlio inizia a gridare. Dopo mezz’ora alzandosi dal letto cade a terra, con la gambina piegata, non la muoveva e sentiva più. Io sono impazzita, ho spento il cervello”, racconta.
“Dal 21 novembre la nostra vita è cambiata totalmente. Siamo corsi al pronto soccorso e i dottori hanno capito che era stato danneggiato il nervo sciatico. Parliamo di un bambino sano che all’improvviso ha perso l’uso della gamba”.
«Ma quali sono le ragioni del danno?», chiede in studio Silvia Toffanin. “Gli hanno iniettato un medicinale che non si inietta ai bambini perché è tossico. Tornati in Italia è stato ricoverato a Milano e da allora siamo tutti i giorni in ospedale. Fa elettromiografie, che sono degli esami terribili per i bambini. La diagnosi è una paresi del nervo sciatico. In questi due mesi ha ripreso a muovere la gambina e ora cammina con un tutore, ma senza non ce la fa”.
“I medici dicono che è lunga, mio figlio è l’unico caso in Italia, una lesione così non c’è mai stata. Ad oggi non so cosa succederà. Dopo esser stati abbandonati dal padre avevamo trovato un equilibrio, era un bambino finalmente sereno e ora non lo è più, ha paura di tutto, la notte sogna, inizia a urlare, ricorda quella scena”.
L’unico strumento per il recupero – racconta Caruso – è ora la fisioterapia. “Vedere un figlio che soffre è la cosa più straziante per una madre”. “Il padre da quando è successo ha fatto solo due telefonate”, racconta. Paola ora vive con la madre adottiva che è malata di Alzheimer. “Non ne ho mai parlato in questi anni, perchè questa cosa non l’avevo accetta nemmeno io. Non sta bene, è malata. Ci sono delle situazioni che la gente non capisce, ma io la amo perchè è la mia famiglia”.