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giovedì, Maggio 2, 2024
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Pizzo al parcheggiatore abusivo, condanne soft per i ras di Ponticelli

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Rischiavano condanne ben più pesanti e invece hanno rimediato pene decisamente morbide. Alla sbarra i ras dei De Luca Bossa e Casella, sotto processo per l’inchiesta scaturita dall’estorsione (leggi qui l’articolo)perpetrata ad un parcheggiatore abusivo all’ospedale del Mare di Ponticelli. Gli inquirenti della Procura contestavano, attraverso due decreti di fermo, il reato di estorsione perpetrato nei confronti di una donna, che gestiva una piazza di spaccio, e di un parcheggiatore abusivo. Le indagini sugli episodi contestati subirono una accelerazione dopo i gravi fatti di sangue dei giorni e delle settimane precedenti il blitz. Nel primo caso la donna vittima dell’estorsione è stata picchiata violentemente per costringerla a passare a un clan rivale. L’altro, quello ai danni di un parcheggiatore, viene ritenuto dagli investigatori un episodio emblematico della volontà della criminalità organizzata di tenere sotto un controllo capillare il territorio nella zona orientale della città. Tutti gli imputati rischiavano infatti pene che andavano tra i nove e tredici anni. Luigi Austero (che rischiava appunto tredici anni di carcere) ha rimediato 4 anni e sei mesi: decisive le argomentazioni del suo legale, l’avvocato Leopoldo Perone, che è riuscito a ridimensionare le accuse nei confronti del suo assistito con la rapina derubricata a furto con strappo. Riguardo le altre condanne Nicola Aulisio ha ottenuto un anno e otto mesi, Christian Hathroubi tre anni e quattro mesi, Eduardo Casella un anno e otto mesi, Giuseppe Casella tre anni e sei mesi: tutti erano difesi dall’avvocato Perone. Riguardo gli altri imputati Giovanni Mignano ha rimediato un anno e otto mesi mentre Giovanni Rinaldi un anno e otto con pena sospesa: rischiavano di incassare nove anni a testa e invece i loro legali, Giovanni Abet e Gennaro Marano, sono riusciti ad ottenere una condanna più lieve. In aggiunta il tribunale ordinario (VII sezione penale) ha riconosciuto per Aulisio, Eduardo Casella, Mignano e Rinaldi l’ attenuante della minimo contribuito con Aulisio e Casella che hanno inoltre ottenuto l’annullamento della misura cautelare.

 

L’articolo precedente: le minacce dei De Luca Bossa al parcheggiatore

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“Se non fai come ti abbiamo detto io ti sparo nelle ginocchia”. Sono queste le minacce proferite dai De Luca Bossa e dai Casella ad un parcheggiatore abusivo presso l’ospedale del Mare di Ponticelli. I particolari sono contenuti in uno dei due decreti di fermo  per estorsione aggravata (l’altro interessa i ‘rivali’ dei De Martino ‘XX’) eseguiti dagli uomini della squadra mobile nei confronti dei ras del lotto 0 due anni fa. Tra i destinatari anche Luigi Austero detto Ginetto, indicato come reggente del gruppo e già detenuto per le bombe che hanno scosso nei mesi scorsi il quartiere. È il novembre del 2020 quando Christian Youssef Hathroubi intima al parcheggiatore abusivo di seguirlo presso il lotto 0 spiegando che quelli de suo gruppo lo vogliono parlare. L’uomo, quello stesso giorno viene portato al cospetto dello stesso Austero, di Nicola Aulisio, di Giovanni Mignano e di Giovanni Rinaldi. Austero, presentandosi come Ginetto, gli dice “Allora devi darci 150 euro a settimana se vuoi continuare a lavorare fuori all’ospedale del mare”. Al rifiuto della vittima lo stesso si appropriava di 35 euro minacciandolo: “Se domani ti fai vedere ancora in giro ti sparo nelle ginocchia”. A confermarlo lo stesso uomo in sede di denuncia.

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