Dopo la condanna al ribasso arriva anche la scarcerazione per Enrico Bocchetti e Pasquale Furiano. Il primo è il genero del boss degli scissionisti Cesare Pagano. I due hanno ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari dopo l’accoglimento dell’istanza presentata dai loro difensori, gli avvocati Leopoldo Perone e Domenico Dello Iacono. Erano accusati di aver di aver perpetrato un’estorsione ad un imprenditore e suo figlio che si erano aggiudicati una casa all’asta immobiliare.
Lo scorso febbraio, Bocchetti e Furiano avevano ottenuto un ulteriore sconto in appello a tre anni e quattro mesi. Anche in questo caso un peso decisivo lo avevano avuto le argomentazioni dei loro legali, gli avvocati Leopoldo Perone e Domenico Dello Iacono, che si erano visti riconosciute le attenuanti generiche.
Secondo l’accusa i tentativi di estorsione si sarebbero verificati nel febbraio dello scorso anno. L’imprenditore sarebbe stato avvicinato in primo luogo da Salvatore Silvestri (poi assolto), che avrebbe invitato l’uomo ad incontrare gli altri due complici. Gli incontri sarebbero avvenuti in due bar, uno a Melito e l’altro a Sant’Antimo. “Ma non rispetti la famiglia? L’asta te la sei aggiudicata e domani mattina mi devi portare 14mila euro”.
