mercoledì, Luglio 23, 2025
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Pranzo a base di pesce in carcere, il figlio del boss di camorra su TikTok

Ne aveva già aveva altre due lo scorso anno e ora si è “esibito” con una tavola imbandita degna di un pranzo stellato con tanto di gamberoni. Unica pecca: acqua minerale e aranciata e non vino, certe non degne di boss che vuole mostrare la sua potenza economica anche in carcere.

La foto è comparsa su un profilo anonimo su Tik Tok ed è stata segnalata al deputato Francesco Emilio Borrelli.

Massimiliano Esposito Junior è in carcere dal 2023 quando fu arrestato dopo un inseguimento con la polizia a bordo di un’auto rubata. Nel mese di ottobre scorso si era esibito in varie dirette su Instagram dal carcere di Asti dovere era detenuto.

Sta sollevando polemiche la foto di Massimiliano Esposito Jr., figlio del boss di Bagnoli meglio conosciuto come «’o scugnato», immortalato davanti a una tavola imbandita con tanto di gamberoni in bella vista. Sta sollevando polemiche perché quella stessa foto è stata scattata all’interno della cella del penitenziario in cui il giovane è attualmente detenuto. Quindi diffusa su TikTok da un profilo anonimo.

In carcere dal 2023, quando a bordo di un’auto rubata venne arrestato dalla polizia al termine un inseguimento, Massimiliano Esposito Jr. non è nuovo a queste iniziative. Già lo scorso ottobre si era reso protagonista di un paio di dirette Instagram dal carcere di Asti.
Un fenomeno, quello delle trasmissioni in presa diretta dai penitenziari, che sta suscitando interrogativi e preoccupazioni per effetto dell’influenza che la criminalità organizzata può avere sui giovani.
In un periodo storico in cui i social media hanno un ruolo predominante nella comunicazione, Massimiliano Esposito Jr. ha scelto di condividere una volta di più la sua vita da detenuto. E c’è chi vi legge il desiderio di ostentare il potere economico della famiglia, nonostante o forse proprio per la situazione in cui il ragazzo si trova.

Il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha ricevuto questa e altre segnalazioni simili, ribadisce la sua preoccupazione: «Siamo di fronte a una deriva incontrollata che denuncio da tempo. Il proselitismo della malavita sui social è un fenomeno allarmante, capace di innescare un pericoloso effetto emulativo, come avviene con altre mode che circolano sulle piattaforme, soprattutto tra i giovani più vulnerabili. Questa diffusione della criminalità va arrestata a ogni costo. Ho già trasmesso tutti i contenuti segnalati alle autorità competenti, affinché si possa procedere all’identificazione dei responsabili e al sequestro dei cellulari, che sono assolutamente proibiti all’interno delle carceri».

Poi, in relazione a un altro episodio avvenuto in queste settimane, aggiunge: «È davvero inquietante il video di un giovane che confessa un accoltellamento. Chiedo che si indaghi per chiarire quanto accaduto, perché un ragazzino che si rende protagonista di un gesto tanto efferato rappresenta un pericolo per la società. Solo un’azione decisa può davvero interrompere questa catena di violenza, che lascia dietro di sé una lunga scia di sangue. In questo quadro drammatico, l’ultimo episodio di un tentato strangolamento da parte di un detenuto nei confronti di due ispettori a Poggioreale appare come un ulteriore segnale inquietante della deriva che stiamo vivendo. A questi ispettori va tutta la nostra solidarietà».