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martedì, Maggio 7, 2024
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Camorrista per vendetta poi pentita, parla Rosa Amato: “Pensi se sei viva o morta”

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Rosa Amato e i suoi figli stanno vivendo in una località segreta sotto protezione. Dieci anni fa la donna ha deciso di collaborare con la giustizia dopo essere stata arrestata con l’accusa di essere la contabile del clan Amato di Santa Maria Capua Vetere. Tutto è iniziato 20 anni fa quando il fratello Carlo è stato ucciso in discoteca da uno scagnozzo del clan dei Casalesi: quella sera nel locale ci sono Walter e Nicola Schiavone, figli di Sandokan. Il clan avrebbe fatto trovare morto l’assassino del fratello dopo che papà Salvatore si è messo a cercare la verità. Da commerciante incensurato ha creato un esercito per contrastare i Casalesi sul business delle slot machine truccate.

Il Tg2 ha intervistato la 32enne che dieci anni fa ha deciso di collaborare con la giustizia: “Il male subito ti incattivisce talmente tanto che non sai nemmeno tu chi sei. Ti inizia a piacere la vita che fai perchè quando hai dei soldi non riesci più a fermarti. Camminare per il paese significava essere apprezzata dal paese. – dopo l’arresto la vita di Rosa cambia –   Il cervello ti si annulla e non capisci proprio niente. Pensi sempre se sei vita o sei morta. Quando ti vede qualcuno ti devi spostare. Per noi non è niente ma vedi una bambina adolescente piangere. Non riesco ad avere una migliore amica, non so se domani torno nella stessa casa”.

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