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martedì, Maggio 7, 2024
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Professoressa non si presenta per 20 anni: “Spiegherò, ora sono al mare”

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Dopo aver trascorso vent’anni lontana dalla scuola, la professoressa 56enne di Chioggia, Cinzia Paolina De Lio ha subito una sospensione decisiva dal suo incarico. La corte di Cassazione infatti ha confermato il provvedimento del Miur sospendendola definitivamente per inettitudine. 

Lavora in una scuola solo per 4 mesi consecutivi

Dopo aver trascorso la maggior parte della sua carriera lontana dalla cattedra, provvedimenti correlati hanno avuto luogo. La corte di Cassazione, infatti, valutando l’assenza della professoressa per 20 anni decide di approvare il provvedimento del Miur e di procedere con la destituzione della docente 56enne Cinzia Paolina De Lio.

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L’insegnante di storia e filosofia alla scuola secondaria di Chioggia era destinataria di assegnazioni annuali poiché moglie di un ufficiale della guardia di finanza. Dopo anni è emersa la sua sporadica frequenza e la pregnante assenza rispetto agli incarichi preposti. Dinnanzi a queste dinamiche la donna afferma, in modo disimpegnato, che spiegherà tutto.

“Ora sono al mare” 

Dopo l’intervento della Corte di Cassazione e del Miur, la professoressa di storia e filosofia fa ancora una volta un passo indietro. La docente lascia tutti in una curiosa attesa alla fine. Ora sono al mare. Spiegherò a tutti questa vicenda unica e surreale che in questi anni mi ha travolto a capofitto”. Aggiunge, inoltre, che il suo intento è quello di delucidare personalmente a livello mediatico cosa ha fatto in questi ultimi 20 anni in modo da rispolverare le sue competenze da giornalista pubblicista. “Non risponderò a domandine sparse di altri giornalisti che non renderebbero giustizia alle eteree e fantastiche esperienze che ho vissuto. Ovviamente sono disponibile nei confronti di tutti i colleghi che vorranno prendere visone di atti e documenti che certifichino il mio percorso.

Le accuse del Ministero 

Le critiche accumulate nei riguardi della professoressa provengono da alcune ispezioni datate al 2013. Dalle indagini condotte era emerso che la professoressa era disattenta durante le interrogazioni, troppo impegnata a leggere e a scrivere messaggi con il telefono non prestava ascolto agli studenti. Le spiegazioni proponevano nozioni sfuggenti e i programmi di fine anno integravano temi mai affrontati. Grazie alle ispezioni era inoltre emerso che i mezzi propugnati per le valutazioni non erano idonei così come l’organizzazione delle verifiche e del materiale didattico.

Professoressa licenziata per inettitudine 

Sulla base di tutti questi dati, constatando la valenza del verdetto della Corte di Appello di Venezia datata al 2021 si è proseguito con l’effettiva destituzione della docente dal suo incarico. Nonostante ciò nel 2018 il Tribunale aveva scagionato la professoressa dalle accuse sostenendo un diritto di libertà didattica. Secondo ciò si constatava inoltre che soli tre giorni di ispezione non potessero decifrare la correttezza o l’improprietà nello svolgimento delle lezioni. Eppure dopo innumerevoli congedi per maternità, allattamento e frequenti certificati di assenze per malattie si è proceduto con il licenziamento. 

Come ha trascorso questi anni?

Secondo la ricostruzione risulterebbe che durante i 20 anni di assenza dal ruolo didattico la professoressa si sia dedicata allo studio individuale. Avrebbe conseguito tre lauree e un  diploma in pianoforte. Dalle sue esperienze si è anche formata in alcuni ambiti grazie a dei corsi di specializzazione e perfezionamento annuali e biennali inerenti a molteplici versanti.

 

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