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venerdì, Marzo 29, 2024
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“Noi siamo la droga”, il singolo di Rafèle che stupisce tutti

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Si chiama Raffaele Ronga, ha 23 anni e vive a Sant’Antimo. Questo è il profilo dell’emergente cantante reduce dal suo ultimo singolo ‘Noi siamo la droga (Scusa)‘. Ai microfoni di InterNapoli.it, il giovane – che mischia malinconia e frivolezza, melodie indie e romanticismo –  si racconta a 360 gradi spiegando come nasce la sua passione e come l’ha portata avanti. 

I primi passi

Il suo rapporto con la musica Raffaele lo trova in tenera età, intorno ai 5-6 anni. «La mia famiglia ha avuto sempre una cultura per la musica, specie con gli strumenti. Inizialmente, infatti, suonavo il pianoforte insieme ad una maestra che mi ha aiutato a muovere i primi passi». Con il passare del tempo, però, il ragazzo sente che è arrivato il momento di proseguire da solo. Di intraprendere il proprio cammino e di essere l’unica guida per sé stesso. Certo, la famiglia non gli ha mai remato contro, ma le idee sono differenti così come, soprattutto, il suo modo di esprimersi. «Mi è sempre piaciuto scrivere poesie, anche sui banchi di scuola ero solito incidere le mie parole. All’inizio quando scrivevo le mie strofe le facevo ascoltare e le dedicavo alla ragazza con cui uscivo». In ogni caso, Raffaele trova finalmente la sua strada. Perché, in fin dei conti, lo ammette anche lui: “Voglio vivere di questo

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La band al liceo e le prime collaborazioni

L’artista fa parte anche di una band al liceo che frequenta e insieme agli amici scrive e canta. Crescendo il giovane vive le sue esperienze, quello che lo segnano e lo spingono a scrivere i suoi brani. Questi ultimi, infatti, seppur diversi hanno un fattore comune: tutti raccontano le esperienze vissute dal giovane. Brani pubblicati a seguito della collaborazione con il produttore Dino Barretta, anche lui di Sant’Antimo, insieme al quale ha arrangiato altri brani. Dopo l’uscita dei primi singoli, Raffaele ha specificato di aspettarsi dei riscontri diversi, ma al tempo stesso di aver iniziato a capire come si muovesse il mondo della musica. Quanto di buono, però, se l’è preso senza pensarci due volte: «Certo, i risultati che si aspetta un ragazzo sono sempre altri. Ma qualcuno ha apprezzato e questa non può che essere una soddisfazione».

Probabilmente’, ‘Fischi per Fiaschi’ e ‘Noi siamo la droga (scusa)‘ sono i tre singoli di Rafèle disponibili sulle piattaforme digitali. Nascono tutti dopo la collaborazione con l’etichetta discografica ‘Believe‘, che gli permette anche di trovare il suo nome d’arte. Raffaele infatti racconta di aver trovato il proprio nome d’arte mentre era al telefono con un amico. Quest’ultimo lavorava appunto su un brano e insieme a lui c’era un’altra persona di Milano che dal cellulare chiedeva «Ma chi è Rafèle?». E proprio da questo aneddoto nasce il soprannome dell’artista.

Il significato di ‘Noi siamo la droga’

Il brano di Raffaele Ronga non è da prendere alla lettera. O almeno, è da approfondire. Il primo retroscena da citare è quello della compressa gigante piazzata a Napoli, in piazza Domenico San Maggiore. Costruita in resina e riproducente la classica forma della compressa, è rimasta esposta dall’8 al 12 dicembre. La scelta della location è legata al fatto che si tratta di un luogo dove la storia si mescola con la movida dei nostri giorni. 

Il contenuto del brano mette i riflettori sulla nuova generazione. “Noi ragazzi possiamo essere il bene o il male, proprio come una compressa. Questa infatti può essere medicina o droga”. Poi continua: «La velocità dei nostri mezzi, quelli che noi abbiamo creato, può essere proprio un’arma a doppio taglio e quindi sta a noi usarli per bene».

Restando in tema, Rafèle spiega anche che il brano nasce da un’esperienza personale e che, quindi, nasce dopo l’avventura con una persona a cui, tra tante cose, si cerca anche di chiedere scusa. Dunque il messaggio si racchiude in un mix di sensazioni: speranza, forza e capacità di non demordere.

…e per il futuro?

Neanche qui Raffaele si fa cogliere impreparato. «Tra gennaio e marzo sono pronto a lanciare due brani. Poi arriverà un concept album: il mio obiettivo, è quello di creare qualcosa con componenti che possano amalgamarsi per bene, trasmettere qualcosa di vero».

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Alessandro Pirozzi
Alessandro Pirozzi
Mi presento: mi chiamo Alessandro Pirozzi, sono nato a Napoli ed ho 23 anni. Sono iscritto all'albo dei giornalisti dal 2019 ed amo profondamente la comunicazione, specie quella digitale. Dopo essermi diplomato in un istituto alberghiero, ho iniziato a 18 anni il mio percorso lavorativo con InterNapoli.it nel 2016, collaborando anche in qualità di freelancer con diverse testate digitali come Blasting News. Ho scritto per 'Cronache di Spogliatoio', giornale sportivo online, e per la testata locale AbbiAbbè.it.
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