Raid alla Sanità, scarcerato Ferdinando Mansueto. Il 38enne arrestato dai carabinieri insieme a Salvatore Savarese e a suo nipote Marco torna libero. Decisiva la tesi difensiva portata dinnanzi al gip dal suo legale, Domenico Dello Iacono:«E’ una vicenda che ha del clamoroso, sono riuscito a dimostrare che la persona immortalata dalle telecamere durante il raid punitivo non è il mio assistito. A salvarlo sono stati i tatuaggi». Nei frame infatti si nota una persona, di corporatura simile a quella del 38enne, che dà manforte a Savarese junior e nelle immagini si può notare come quest’ultimo non abbia tatuaggi. Mansueto invece di disegni e di immagini a colori sul corpo ne ha tantissime come evidenziato dall’avvocato Dello Iacono:«Possiamo dire che quel volto santo tatuato sul corpo gli ha salvato la vita. Sono riuscito a dimostrare l’errore producendo delle foto risalenti al 2015 durante la comunione della figlia: ebbene anche allora il mio assistito aveva il corpo ricoperto di tatoo». Mansueto è stato così immediatamente scarcerato dal gip Iaselli: adesso è caccia aperta al vero responsabile del raid in corso di identificazione.
