Report, inchiesta sui rapporti tra la Juve e la ‘ndrangheta: anticipazioni

«Siamo abituati a vedere del fango ma questa cosa ci ha impressionati. Il calcio è malato e non riesce a uscire fuori da questo connubio. Nella puntata di Report del 22 ottobre racconteremo il misterioso suicidio di Raffaello Bucci, anello di congiunzione tra società e tifosi, che pensava di essere anche lui sotto indagine. Nelle ore precedenti al suicidio ci sono state dinamiche impressionanti. Monteremo dei documenti che riguardano tutta la dirigenza della Juve e non soltanto Marotta. Credo che la nostra inchiesta farà un po’ di rumore a livello internazionale. Il fatto che un dirigente importante accetti di fare un provino al figlio di un boss è abbastanza incredibile». Era il 2 ottobre scorso e Radio Marte riusciva a strappare poche ma pesanti dichiarazioni di Sigrifo Ranucci, conduttore di Report. Forse, anziché definirle dichiarazioni, dovremmo dovremmo chiamarle “anticipazioni“.

Il lavoro di giornalismo d’inchiesta di Report è stato notevole. E se qualcuno avesse ancora dubbi sulla sua bontà e sulla professionalità del team si Ranucci, gli basti pensare alla macchina del fango e alle pesanti minacce che stanno investendo i giornalisti Rai da quando sono andati in onda gli spezzoni dell’inchiesta. A poche ore dalla messa in onda (questa sera alle 21:30), anche il Sindacato dei Giornalisti Rai si è schierato in prima persona, a tutela della verità, nelle persone di Federico Ruffo – autore dell’inchiesta – e di tutti i membri della redazione. Report ci ha abituati a lavori minuziosi e preziosi. La verità non sempre è quella che ci viene propinata di primo mano. Bisogna scavare a fondo, farsi largo nella foresta di menzogne e verità parziali. Alla fine, la verità, può risultare assai scomoda. E marcia. Quello che è certo è che dopo stasera, potrebbero esserci forti scossoni in grado di far crollare il Sistema del calcio italiano.