Sono terminate le valutazioni tecniche per la riapertura del terzo anello dello stadio Maradona. Ad annunciarlo è l’Assessore Eduardo Cosenza che sui social scrive: “Come promesso l’articolato studio è stato completato entro il 30 aprile ed inviato al Sindaco. Adesso il materiale per discutere con il grande Presidente c’è. Loro e solo loro sono gli interlocutori…”.
Previsto un incontro tra Comune e Società
Lo studio ha evidenziato che sarebbe possibile recuperare gli 8.000 posti che, 21 anni fa, erano stati interdetti a causa delle vibrazioni provocate dai saltellamenti dei tifosi, le quali causavano oscillazioni tali da creare disagi agli edifici vicini. Il prossimo passo sarà quello di un incontro tra le parti che potrebbe tenersi lunedì, quando attorno ad un tavolo potrebbero sedersi sindaco, Aurelio De Laurentiis, Cosenza e l’architetto Zavanella, quest’ultimo chiamato dal presidente azzurro a progettare la ristrutturazione dell’impianto di Fuorigrotta.
Il progetto a lungo termine di ADL
La possibile riapertura del terzo anello rappresenterebbe solo il primo passo di un progetto – e di un accordo – ben più ampio. De Laurentiis punta infatti ad annunciare, al termine del campionato, l’intesa con il Comune di Napoli per la gestione dello stadio e del nuovo centro sportivo. L’accordo per lo stadio Maradona potrebbe concretizzarsi attraverso un project financing tra il Comune e il Calcio Napoli, prevedendo l’affidamento della struttura al club azzurro con la concessione del diritto di superficie per 99 anni. La vera novità, però, si legge sul Corriere della Sera, sarebbe l’inserimento di un’opzione di acquisto dello stadio di Fuorigrotta da parte della società. In cambio, il club si farebbe carico dei lavori di restyling, sfruttando una serie di normative statali in via di definizione, legate all’organizzazione degli Europei 2032.
Come sarà il nuovo Maradona
Per ADL il nuovo stadio Maradona dovrebbe prevedere l’eliminazione della pista d’atletica. Le corsie verrebbero coperte dall’estensione del secondo anello verso il campo portando la capienza a circa 70mila posti. Soluzione questa che sembra l’unica possibile per avvicinare i tifosi al campo. Si costruirebbe quindi un ulteriore “pezzo” di stadio che partirebbe dal secondo anello all’interno dell’impianto. I lavori andrebbero eseguiti a stagione in corso, senza correre il rischio di far giocare gli azzurri in un altro campo. Il recupero degli 8.000 posti del terzo anello sarebbe parte integrante del progetto, compensando – almeno in parte – quelli che andrebbero persi temporaneamente durante i lavori di ristrutturazione. Nelle intenzioni di De Laurentiis, proprio il terzo anello potrebbe essere destinato a ospitare gli Skybox: eleganti salottini riservati, pensati per tifosi e sponsor di fascia alta.
Le dichiarazioni del Consigliere Nino Simeone
A Stile TV nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra” di Raffaele Auriemma è intervenuto Nino Simeone, consigliere Comunale di Napoli e presidente della commissione trasporti, infrastrutture e lavori pubblici
“C’è una novità: un dossier nelle mani del sindaco Manfredi. Un lavoro fatto da un ingegnere, un tale Cosenza, che ci ha lavorato ed ha fatto un ottimo lavoro! Riguarda il terzo anello, con i sedili nuovi e quindi più grandi, i posti in più sarebbero 6 o 7 mila per cui si potrebbero fare i lavori al Maradona senza pesare sulla capienza. Lo studio sulla tenuta del terzo anello è stato quindi fatto, è nelle mani del sindaco e nei prossimi giorni sarà visionato anche da De Laurentiis. Bisognerà trovare una linea di intesa con la società per capire cosa fare perchè aprire il terzo anello senza ristrutturare non so quanto convenga, c’è da capire cosa ha in mente De Laurentiis.
Tra quanto tempo l’inizio dei lavori? Chi ha messo in piedi questo progetto è un fuoriclasse, c’è da capire però se il calcio Napoli vuole partecipare alla ristrutturazione dei lavori! Se ci sarà il no del club, troveremo una terza parte. Il calcio Napoli resta la priorità, ma in caso negativo, c’è tanto interesse. Essere tifosi del Napoli è un senso di appartenenza, abbiamo questa particolare attrazione verso i colori della nostra squadra che rappresenta una storia, ma senza voler entrare su dettagli di natura politica, quella azzurra è la maglia dei napoletani e ce l’abbiamo cucita dalla nascita”.
Stadio Maradona, riapertura del terzo anello: al via gli accertamenti tecnici