I microfoni di “Stasera Italia”, in onda ieri sera alle ore 20.30 su Retequattro, hanno raggiunto uno zio e un’amica di famiglia della bambina di Rozzano abusata dal nonno e poi ucciso dal padre della piccola.
“Se è vero ha fatto bene, perché se mi toccano i figli posso pure ammazzare una persona”. A Stasera Italia Manuela, un’amica di famiglia, giustifica il gesto del padre 35enne che ha ammesso di aver ucciso l’ex suocero insieme a un complice dopo aver scoperto le molestie subite dalla figlia.
“Condivido quello che ha fatto: ha fatto bene”. Anche uno zio della bambina di Rozzano difende il papà che si sarebbe fatto giustizia da solo. “Anche a chi ha fatto il gesto vogliamo bene. Come amico, come padre, come essere umano”, conclude l’uomo.
Come riferisce il Corriere della Sera, le molestie nei confronti della piccola di appena 5 anni erano iniziate nel 2016, e secondo gli inquirenti vi sarebbero anche altre giovani vittime finite nell’agghiacciante rete della vittima, freddata con quattro colpi di pistola a seguito di un vero e proprio agguato. «Ho avuto un blackout», ha riferito Spavone durante l’interrogatorio. Appena ha saputo che il suocero era tornato a Rozzano (si era trasferito a Napoli proprio per via degli abusi), gli si è di fatto spento il cervello, ha preso la pistola ed è andato alla ricerca del 63enne per portare a termine la sua vendetta. Si mormora che il fratello dell’assassino, un altro personaggio molto nodo nel comune a sud di Milano per numerosi precedenti, abbia provato a convincere Emanuele a desistere, ma evidentemente questi non ci ha più visto. Due sono ancora gli aspetti da risolvere: dove si trova l’arma del delitto, che al momento è sparita, e se si sia trattato o meno di un omicidio premeditato.
