Matteo Salvini a seguito di una recente dichiarazione ha acceso numerose reazioni contrastanti.
Secondo il vicepremier e leder della Lega: “C’è una classe politica e burocratica che al Sud ruba soldi da 50 anni e a Roma è burocraticamente ben rappresentata”, lo ha affermato durante un incontro a Padova puntando il dito contro il Sud Italia.
Le dichiarazioni di Matteo Salvini
Questa dichiarazione arriva in un momento di forte attenzione (dove la lega sta cercando di consolidarsi all’interno della coalizione con Giorgia Meloni), e ha riacceso il dibattito sulle differenze fra il Nord e il Sud Italia guadagnando critiche e consensi.
A Matteo Salvini è affidato anche il ruolo di ministro delle infrastrutture e dei trasporti e la dichiarazione infatti arriva in riferimento alla gestione delle risorse pubbliche.
“Il nemico dell’autonomia non è il cittadino, ne a Padova, ne a Caserta, perchè se la qualità dei servizi evidentemente non è uguale. Chiaro che un ragazzo che nasce nel nord est o un ragazzo che nasce sulla Sila ha delle opportunità di vita, di lavoro, di scuola, di salute e di mobilità diversi. Gli unici avversari dell’autonomia non sono i cittadini, è una classe politica e burocratica che al sud ruba i voti da 50 anni si porta a casa soldi senza fare quello che con quei soldi avrebbe dovuto fare. E a Roma è burocraticamente per rappresentata. Però non non ci fanno paura… Avere più potere nelle Regioni e un governo più solido, stabile col Premierato, è assolutamente quello che vogliamo lasciare agli italiani fino al 2027″ , ha dichiarato Salvini. Secondo il vicepremier quindi il Sud Italia sarebbe vittima di una classe dirigente sbagliata, corrotta e inefficiente.
Non è la prima volta che arrivano dichiarazioni forti da parte di Salvini, già in passato il premier aveva alimentato polemiche su situazioni simili, accusate di alimentare il divario fra Nord e Sud Italia e di sottolineare stereotipi e divisioni.