giovedì, Agosto 14, 2025
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“Se un 14enne uccide, rapina o spaccia deve pagare come un 50enne”, Salvini annuncia le misure anti baby-gang

Maggiorenne, minorenne. A parità di reato, tutti dovranno essere uguali di fronte alla legge, tutti dovranno essere ugualmente imputabili. Questo, almeno, è nelle intenzioni del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché vicepremier, Matteo Salvini, dopo che il ministro Piantedosi ha parlato, questa mattina, di un provvedimento pronto per il Consiglio dei Ministri di domani. Il testo riguarderà in generale il tema sicurezza, intervenendo principalmente sulla questione della violenza giovanile, e non è un’improvvisata dovuta ai tanti casi di cronaca di risonanza nazionale avvenuti nelle ultime settimane, su tutti gli stupri di Palermo e Caivano e l’omicidio, a Napoli, del 24enne musicista Giovanbattista Cutolo, ma una misura su cui il ministero dell’Interno, a detta di Salvini, lavorava da tempo.

Salvini: “Un 14enne che gira col coltello è capace di intendere e di volere e se sbaglia, pagherà come un 50enne”

“Conto che in Consiglio dei ministri domani ci sia un un provvedimento a proposito di baby gang e delinquenza minorile, che aumenta i controlli e le sanzioni – ha detto il ministro Salvini a RTL 102.5 –. Abbassare l’età per essere imputabili è utile perché il 14enne che gira con un coltello o con una pistola, è capace di intendere e volere e se sbaglia, se uccide, se rapina, se spaccia deve pagare come paga un 50enne”. Il leader della Lega, perciò, propone di equiparare a tutti gli effetti un minorenne a un maggiorenne davanti al codice penale. Al momento la legge dice che sotto ai 14 anni non si è imputabili, mentre tra i 14 e i 18 bisogna valutare caso per caso. E anche se ritenuti imputabili di un reato, la pena è generalmente più breve (non esiste ergastolo).

“Provvedimento pronto da tempo, i decreti non si fanno in un quarto d’ora”

Il provvedimento “era già pronto da tempo perché i decreti non si fanno in un quarto d’ora”, ha garantito ancora Salvini, che della battaglia contro le baby gang – motivo per cui lui stesso le nomina durante il suo intervento, anche se non c’entrano molto con i casi di cronaca dell’ultimo periodo – ha fatto in passato una bandiera.

 

 

Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.