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giovedì, Maggio 2, 2024
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Spalletti: “Ho sempre viaggiato in autostop, questo scudetto mi ripaga dei sacrifici”

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“Dobbiamo aspettare per stappare bottiglie e cuori perché c’è ancora tempo”. Così Luciano Spalletti commentando l’ipotesi che il suo Napoli settimana possa aggiudicarsi lo scudetto già il prossimo fine dopo la la vittoria allo Stadium contro la Juventus.

L’allenatore di Certaldo ha quindi parlato anche ai microfoni di DAZN: “I festeggiamenti in spogliatoio? Funziona così, quando vinci partite importanti contro avversari di livello e hai quella classifica a poche gare dalla fine del campionato, sono mattoni pesanti. I giocatori hanno fatto un po’ di festa, poi il gol è arrivato nel recupero e si sa che c’è ancora più felicità. Però dobbiamo ancora aspettare a stappare bottiglie e cuori”.

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Cosa ha detto alla squadra? “Cose normali che direbbero tutti. Alla squadra ho fatto i complimenti perché ha giocato una buona partita dopo l’uscita dalla Champions che è sempre drammatica perché ti vengono tanti pensieri e ti porti dietro un po’ di fatica. Fare più di così oggi era difficile. Nel secondo tempo siamo stati anche più pericolosi”.

Il gruppo è coeso “Se si è tutti insieme e tutti bravi le gioie sono doppie e la sofferenza è la metà. A volte si fa così per difendere alcune situazioni. Ci sono quelli che portano il discorso dove gli pare, ma ci sta tutto nel gioco. Abbiamo giocato anche oggi la partita che volevamo giocare. A volte le partite sono figlie di episodi e contesti anche non voluti. Fare tutto alla stessa maniera alla lunga ti premia e credo che questa squadra abbia meritato ampiamente questo posto in classifica”.

Uno sguardo alla carriera “Non ho viaggiato al posto finestrino, sono sempre andato in giro con l’autostop. Il fatto di trovarsi nelle condizioni di vincere questo scudetto ti ripaga tutti i sacrifici fatti. Ogni tanto sono stato preso per il culo perché ave, ma quello che ho sofferto per avere quelle scarpe lì quando non potevo comprarle me lo ricordo bene. Siccome prima ho sofferto qualche volta, quest’anno me le sono messe. Ho fatto una strada più difficile di altri che partono da livelli differenti e probabilmente è giusto anche per loro perché nella carriera da calciatori sono stati bravi a guadagnare stima tanto da partire da un livello superiore”.

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