Era originario di Torre del Greco e detenuto per droga l’uomo che si è tolto la vita nel carcere di Poggioreale. Il suo nome è Michele Chierchia, condannato per reati di droga. L’uomo, di Torre del Greco, ha approfittato del fatto che i compagni erano al passeggio. Avviata l’inchiesta della magistratura. Si tratta – riferisce Fattorello – del secondo suicidio in pochi giorni a Poggioreale, oltre a due morti per cause naturali ad Avellino e Santa Maria Capua Vetere. Secondo il Sappe, nel primo semestre del 2018 ci sono stati nelle carceri italiane 5.157 atti di autolesionismo, 46 morti per cause naturali, 24 suicidi, 585 tentativi di suicidio sventati in tempo. Solamente in Campania i suicidi sventati sono stati 48 in soli sei mesi. «Da tempo – racconta Donato Capece, segretario generale Sappe a Il Mattino – la sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati». Chierchia nel gennaio 2015 fu coinvolto nella maxi-operazione antidroga
“Free-Tower”, condotta dalla Dda di Napoli contro il clan camorristico Falanga di Torre del Greco.

