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venerdì, Aprile 19, 2024
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Sventato tentativo di uccidere Zelensky, caccia ai sicari: oltre 2mila civili uccisi

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Prosegue senza sosta l’offensiva russa. Il centro di Kharkiv è stato colpito nuovamente da missili russi mentre le forze separatiste filo-russe della Repubblica popolare di Donetsk hanno circondato Mariupol. Il sindaco della città lancia l’allarme: ‘Siamo senz’acqua, 500mila persone in trappola’.

Il bilancio degli attacchi russi, Kiev denuncia la distruzione di centinaia di snodi di trasporto, edifici residenziali, ospedali e asili. I soccorritori hanno spento più di 400 incendi dopo i bombardamenti russi in tutto il paese ed hanno disinnescato 416 esplosivi. Gli Stati Uniti stimano che i morti russi nell’invasione Ucraina siano circa 2.000. Il secondo round dei colloqui tra Russia e Ucraina si terrà nella tarda giornata di oggi secondo il consigliere capo dell’ufficio del presidente ucraino Zelensky. La Russia si era detta pronta a continuare il negoziato mentre Kiev aveva puntualizzato che non avrebbe accettato ultimatum da parte di Mosca. “Putin pensava di prendere l’Ucraina in tre giorni”, è quanto afferma un soldato russo catturato.

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Kiev: sventato tentativo di uccidere Zelensky grazie a “soffiata” russa

“Posso dire che il gruppo d’elite di Kadyrov che è venuto in Ucraina per eliminare il nostro presidente è stato neutralizzato”. Così il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina Oleksiy Danilov, citato dall’agenzia Unian, ha annunciato di aver eliminato il commando ceceno a caccia di Zelensky. “Siamo ben consapevoli – ha aggiunto – dell’operazione speciale che avrebbe dovuto essere svolta direttamente dai kadyroviti (ceceni filorussi legati al leader Ramzan Kadyrov, ndr). E posso dire che abbiamo ricevuto informazioni da un uomo dell’Fsb (i servizi russi, ndr), che non vuole prendere parte a questa sanguinosa guerra”.

Il commando ceceno sarebbe stato neutralizzato il 26 febbraio nel corso dei combattimenti nell’area dell’aeroporto di Gostomel, a circa 40 chilometri da Kiev.  L’esercito ucraino, come scriveva l’indomani Kyiv Independent, avrebbe distrutto un convoglio di 56 carri armati appartenenti alle forze speciali cecene, i cosiddetti “Kadyroviti” dal nome del presidente ceceno Ramzan Kadyrov, luogotenente del Cremlino in Cecenia, nel Caucaso russo, accusato di gravi violazioni dei diritti umani. E la notizia veniva confermata dalla presidenza ucraina.

Prime prese di distanza tra la base della Chiesa ortodossa russa e il Patriarcato di Mosca guidato da Kirill.

“Piangiamo il calvario a cui nostri fratelli e sorelle in Ucraina sono stati immeritatamente sottoposti”, dice un gruppo di 236 sacerdoti e diaconi della Chiesa ortodossa russa definendo la guerra in Ucraina “fratricida”, e chiedendo la riconciliazione e un immediato cessate il fuoco. La lettera è rilanciata da Vatican News. Il Patriarcato di Mosca è storicamente legato a doppio filo con il Cremlino. Non ci sarebbero tra le firme quelle di metropoliti, le figure più alte in gerarchia. La lettera è aperta ad altre firme.

La città portuale di Mariupol, situata sulla costa settentrionale del mar d’Azov, al centro di un assalto delle forze russe, non ha più acqua mentre 500 mila persone sono rimaste bloccate. L’allarme arriva dal sindaco della città, Vadym Boichenko, come riporta il Guardian. “Le forze di occupazione della Federazione russa hanno fatto di tutto per bloccare l’uscita dei civili dalla città, bloccando mezzo milione di persone”, ha affermato precisando che “non possiamo nemmeno prendere i feriti dalle strade, dalle case e dagli appartamenti oggi, poiché i bombardamenti non si fermano”.

Non possiamo contare il numero delle vittime, ma crediamo che almeno centinaia di persone siano morte. Non possiamo entrare per recuperare i corpi”. Lo ha riferito alla Bbc il vice sindaco di Mariupol, Sergiy Orlov, sottolineando che un distretto lungo il fiume, normalmente abitato da 130.000 persone, è stato “quasi completamente distrutto”. “L’esercito russo qui sta mettendo in campo tutte le sue armi: artiglieria, sistemi di lancio di razzi, anche tattici e aerei. Stanno cercando di distruggere la città”, ha aggiunto Orlov.

La delegazione negoziale russa si sta dirigendo nella località tenuta segreta dove si svolgeranno i colloqui con l’Ucraina. Lo riporta l’agenzia statale bielorussa Belta.”Putin pensava di prendere l’Ucraina in tre giorni. Le scorte di viveri che ha distribuito ai suoi soldati quando li ha inviati a combattere” bastavano per quel lasso di tempo. “Per ordine della massima dirigenza della Federazione russa”, inoltre, i militari “sono stati privati di cellulari e documenti”. Lo afferma in un video pubblicato su Telegram dal Servizio di sicurezza di Kiev un militare russo catturato. Il soldato compare seduto, con le mani legate dietro la schiena e con una benda vistosamente insanguinata intorno alla fronte.

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