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mercoledì, Maggio 8, 2024
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Telefonista e trasfertisti per le truffe del falso nipote, sgominata la banda a Napoli

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Hanno approfittato anche del covid per poter raggirare le povere vittime con la truffa del falso nipote. Al vertice dell’organizzazione, secondo gli inquirenti, ci sarebbe il 27enne Mario Biancardi. Al secondo livello c’erano il 33enne Mariano Crocono, il 26enne Raffaele Di Guido, il 25enne  Ciro Della Monica e il 42enne Salvatore Battista.

Per loro il gip di Napoli su richiesta della Procura partenopea, ieri, ha emesso cinque misure cautelari. Tutti i provvedimenti sono stati già notificati dai carabinieri dalla Compagnia di Napoli Centro che tra maggio 2020 e l’estate 2021 hanno documentato 25 truffe (5 tentate e 20 consumate) tra le province di Napoli, Caserta, Salerno e Latina. 

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COME AGIVA LA BANDA DEL FALSO NIPOTE

La base della banda è stata individuata nel centro storico di Napoli, infatti, dalla “centrale telefonica” gli indagati contattavano le anziane vittime fornendo poi tutte le indicazioni che consentivano ai finti corrieri di completare le truffe.

Nel corso delle indagini sono stati sequestrati e restituiti alle vittime 11mila euro in contanti e preziosi ritenuti provento delle truffe. Durante le indagini preliminari è stata individuata una base logistica adibita anche a “centrale telefonica” nel centro storico di Napoli. Da qui gli indagati contattavano le anziane vittime fornendo poi tutte le indicazioni ai finti corrieri per la consumazione del reato.

I NOMI IN CODICE

La banda usava nomi in codice con la parola ‘mamma’ veniva indicato, durante le conversazioni telefoniche intercettate dai militari, il ‘trasfertista’, era chi consegnava il pacco e a ritirava il denaro dalla vittima, restando sempre in stretto contatto con la ‘centrale operativa’ di via Duomo.

Con la parola ‘panino’, invece, veniva indicato il bottino della truffa. La parola ‘maglione’ era usata dai truffatori per identificare l’anziana vittima. Infine per compiere le truffe la banda aveva a disposizione scooter e automobili intestati fittiziamente a persone estranee alla banda.

 

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