Nelle scorse ore la comunità parrocchiale di Caivano è stata colpita dalla morte di Teresa. La donna è stata ricordata con un lungo post di Maurizio Patriciello: “La notavo ogni domenica alla Messa di mezzogiorno. Sedeva sempre in uno degli ultimi banchi a destra dell’Altare. Attenta, discreta, riservata; spesso, accompagnata dall’ anziana mamma o dalla sorella. Una ragazza bella, dalla voluminosa chioma riccioluta. Poi scompariva per il resto della settimana. Si presentò, si chiamava Teresa, veniva da un’altra parrocchia di Caivano, lavorava a Caserta come estetista“.
“Da Caserta, dove lavora, raccoglie e mi porta offerte per i miei poveri, mi accompagna e mi sostiene nella lotta ambientale che tanti danni sta facendo alla nostra terra. Come tutti noi è arrabbiata e addolorata per le tantissime persone che si ammalano e muoiono di cancro. È rimasta sola, con la mamma, Teresa. Un giorno viene a inginocchiarsi davanti a me per ricevere il perdono dei peccati. Con grande serenità mi dice: ‘Padre Maurizio, ho il cancro. La guardo incredulo. Mi gira la testa. Ancora? Ancora? «Che dici, Teresa? Stai scherzando, vero?». No, non sta scherzando. E ha inizio la battaglia. Una battaglia da me vissuta decina di volte. Una battaglia che quasi mai è giunta alla vittoria. La chemioterapia la segna pesantemente, ma non riesce a rubarle la bellezza del suo volto e la speranza. L’antica chioma è ormai un ricordo; una pietosa parrucca ne ha preso il posto. Lotta, Teresa. Si aggrappa alla vita. Il pensiero di lasciare sola la mamma la devasta. L’ha sempre chiamata “la mia cucciolotta”. Ha combattuto la battaglia, ha conservata la fede. Ha vinto. Vola, Teresa! Sii felice in Dio. Vola per i cieli infiniti, i tempi eterni. E continua a volerci bene. Maurizio Patriciello.. Le cose precipitano. Si aggrava. Entra in coma“, ha scritto il sacerdote.