L’incontro tra ADL e Conte, tenutosi quest’oggi a Roma dopo la visita a Papa Leone XIV e conclusosi da pochi minuti, non ha avuto esito.
Le parti, infatti, si sarebbero prese del tempo per riflettere dopo l’incontro durato circa 3 ore. Nulla è stato quindi risolto, si è discusso e ADL, coadiuvato dall’Ad Chiavelli e dal Ds Manna, ha provato e le proverà ancora tutte per convincere il tecnico salentino a restare sulla panchina del Napoli.
C’è la volontà di continuare a riflettere sulle necessità di Conte e sulle esigenze del club. Non c’è stata alcuna rottura tra allenatore e società.
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L’incontro tra Papa Leone XIV e il Napoli era in programma per le 11.15 nella Sala Clementina, ma l’udienza privata con il Santo Padre è poi avvenuta con qualche minuto di ritardo e si è prolungata più del previsto. Al punto che la società azzurra è stata costretta a rinunciare al treno prenotato delle 12.30 che avrebbe riportato la squadra a Napoli.
Papa Leone XIV ha aggiunto al saluto ai neocampioni d’Italia alcune parole a braccio: “Complimenti anche da una signora che in questi giorni sta facendo da mangiare per me, e che è di Napoli e dice: ‘Tanti auguri!’. Vorrebbe essere anche qui, lei, la signora Rosa, molto tifosa!”.
Il Napoli era arrivato in Vaticano con due pullman bianchi, che hanno fatto ingresso dalla Porta del Perugino dopo che la squadra era arrivata a Roma con un treno alle 10.00. Poi, la visita nella Sala Clementina del Vaticano. Il Papa ha così accolto una delegazione azzurra di 50 persone: “Forse non hanno applaudito perché la stampa dice che sono romanista… ma siete i benvenuti! Non tutto quello che si legge è vero. Complimenti per la vittoria del campionato: è stata una grande festa per la città di Napoli. Il campionato lo vince la squadra, e con ‘squadra’ intendo i giocatori, l’allenatore, lo staff e anche la società. Per questo sono davvero felice di accogliervi oggi e di sottolineare anche il valore sociale di questo successo”.
Il Pontefice ha poi continuato: “Il calcio, lo sappiamo, è molto popolare in Italia e nel mondo. Proprio per questo, eventi come questo hanno un valore che va oltre l’aspetto tecnico o sportivo: rappresentano un esempio di come, lavorando insieme, il talento individuale possa essere messo al servizio del gruppo. Vorrei anche soffermarmi sul valore educativo dello sport. Purtroppo, quando lo sport diventa solo business, rischia di perdere i valori che lo rendono formativo, e può persino diventare diseducativo. È importante vigilare, soprattutto quando parliamo di giovani e adolescenti. Faccio quindi un appello ai genitori, ai dirigenti sportivi: prestate attenzione alla qualità morale dell’esperienza sportiva, perché in gioco c’è la crescita umana dei ragazzi”.