Momenti di terrore l’altra sera al Rione Alto, in via Giulio Palermo, dove un uomo di circa 27/30 anni a bordo di uno scooter scuro ha minacciato in strada quella che lui stesso definiva sua moglie.
Secondo la ricostruzione dei testimoni, rivoltisi al deputato di alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, la ragazza si è allontanata dall’uomo chiedendo disperatamente aiuto a gran voce. Nonostante questo, lui ha continuato a inseguirla con il motociclo, percorrendo diversi metri addirittura in contromano.
Le urla e gli insulti sempre più violenti hanno attirato l’attenzione di alcuni giovani del quartiere, che sono accorsi in difesa della ragazza intimando all’uomo di lasciarla stare. Ma quando il gruppo ha capito che l’individuo era armato di coltello – e, secondo alcuni, anche di pistola – si è verificato un fuggi-fuggi generale.
Nei video consegnati alle forze dell’ordine e diffusi successivamente, si vede chiaramente l’uomo impugnare un coltello e affermare: “Io stavo litigando con mia moglie, che c’entrano gli altri che vogliono mettersi in mezzo? Io ho fatto la malavita, 20 anni di galera, li accoltello tutti”.
L’intera vicenda è stata segnalata alle autorità, corredandola con foto e filmati.
Il deputato Borrelli ha condannato duramente l’accaduto:
“Un episodio gravissimo che testimonia ancora una volta il clima di violenza e prevaricazione che troppo spesso siamo costretti a denunciare. Quest’uomo ha minacciato la compagna in strada, davanti a decine di persone, rivendicando un passato criminale come fosse un titolo di merito e arrivando a dichiarare che avrebbe ‘accoltellato tutti’.
È inconcepibile che individui del genere possano circolare liberamente per le nostre strade, seminando terrore. Ci auguriamo che venga identificato e assicurato immediatamente alla giustizia, perché costituisce un pericolo concreto per la donna, per i cittadini e per chiunque tenti di difendere una vittima di violenza.
Lo ripetiamo da tempo: serve tolleranza zero verso i violenti, pene certe e strumenti di protezione immediata per le donne che rischiano la vita accanto a uomini del genere. Ringrazio i cittadini che hanno avuto il coraggio di segnalare e documentare quanto accaduto: la collaborazione tra istituzioni e comunità è l’unica arma efficace per contrastare questa barbarie”.