No allo spaccio di droga sui territori, ma sì alle ‘puntate’, ovvero acquisto di grosse partite di stupefacenti per rivenderle in grandi quantità. I clan Mallardo di Giugliano e Ferrara-Cacciapuoti di Villaricca avevano la stella linea di condotta: entrambe per cosche, infatti, vietavano l’attività di spaccio sui propri territori per evitare controlli delle forze dell’ordine ma erano favorevoli a grossi investimenti sullo smercio della droga. Chi veniva sorpreso a spacciare al dettaglio attraverso piazze di spaccio fisse o itineranti veniva minacciato ed anche picchiato.
A raccontare il retroscena sugli affari sulla rotta della droga è un noto pentito di Giugliano. “I rapporti tra il clan Mallardo e Ferrara Cacciapuoti sono da sempre ottimi tanto è vero che un noto ras dei Mallardo quasi quotidianamente, si recava a Villaricca sia per effettuare puntate di droga. Il clan Mallardo non si occupa direttamente del traffico di droga, ma si appoggia alle organizzazioni leader del settore, ovvero proprio il clan Ferrara Cacciapuoti ed i maranesi, anche se il legame più forte è proprio quello con Villaricca. Essi svolgono il traffico di droga a livello internazionale, soprattutto con la Spagna ed il Portogallo; da ultimo essi hanno esteso la loro attività nel traffico internazionale di droga con il traffico da Malta e direttamente dal Marocco. Si tratta di grosse partite di sostanze stupefacenti, ed è un traffico che si svolge in maniera imprenditoriale, all’ingrosso, tanto che definisco la loro attività come quella di una vera e propria SPA. Essi svolgono il traffico di droga anche avvalendosi della collaborazione di imprenditori del settore ittico di Villaricca. Infatti, spesso il traffico di droga viene realizzato nascondendo la droga, prevalentemente di tipo hashish e marijuana, nei camion dove viene caricato il pesce; questi carichi poi arrivano anche in altre Regioni italiane quali le Marche, la Toscana ed il Veneto ed in città come Ancona, San Benedetto del Tronto e Livorno”.
