16.9 C
Napoli
venerdì, Aprile 19, 2024
PUBBLICITÀ

Traffico internazionale di droga, maxi blitz fra Napoli e provincia

PUBBLICITÀ

Dalle prime ore del mattino è in corso una vasta operazione della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza a Napoli e in provincia in esecuzione di un‘ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e riciclaggio.

DAL NOSTRO ARCHIVIO | Arresto di Bruno Carbone, notificate 3 ordinanze al narcos della camorra e della ‘ndrangheta [ARTICOLO 15/11/2022]

Stamattina a Bruno Carbone sono state notifiche tre ordinanze di custodia cautelare per i reati legati al traffico di droga. All’aeroporto di Ciampino sono stati gli uomini della Squadra Mobile, del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli e del G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Napoli ad arrestarlo. Il 45enne, originario di Giugliano, è destinatario di un provvedimento emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, fatti per i quali è stato già giudicato e condannato in primo e secondo grado.

PUBBLICITÀ

L’INDAGINE DEL 2018

Il ‘centro del sistema’ era un giuglianese, Bruno Carbone, uno di quelli che col brokeraggio della polvere bianca ha fatto i milioni. E’ lui la figura principale dell’inchiesta (coordinata dal procuratore Giovanni Melillo, dall’aggiunto Giuseppe Borrelli e dal pubblico ministero Mariella Di Mauro) della Dda sul traffico internazionale di stupefacenti dall’Olanda, inchiesta che portò a 50 arresti. Un gruppo che aveva contatti diretti con i cartelli colombiani, infatti, importava’ cocaina e hashish, e riforniva varie cosche nella zona di Marano e Caivano, aree controllate dai Nuvoletta, dai Polverino e dai Ciccarelli.

Carbone aveva il ruolo di capo e promotore e finanziatore per le importazioni e il trasporto di tonnellate di cocaina dall’Olanda all’Italia a bordo di autoarticolati. Le decisioni venivano prese direttamente dal super narcos con intermediari colombiani. Tra i gruppi riforniti dalla holding criminale del 45enne anche i Leone del rione Traianolegati in passato ai Petrone-Puccinelli. 

LE ALTRE ORDINANZE

 

Nel contempo la polizia giudiziaria ha eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione per una pena di 20 anni di reclusione, emesso dalla Procura Generale di Catania a seguito di sentenza passata in giudicato per il delitto di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Notificata anche un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura della Repubblica – D.D.A., per associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.

I CONTATTI CON LA ‘NDRANGHETA

Una nuova ordinanza di custodia cautelare è stata emessa contro Bruno Carbone e Raffaele Imperiale. I nomi dei super-narcos di origine napoletana sono finiti nel blitz dello scorso ottobre disposto della Procura di Reggio Calabriache ha complessivamente portato all’arresto di 36 persone, 34 in carcere e 2 ai domiciliari. Entrambi hanno fatto affari con diversi clan sempre nell’ambito del narcotraffico.  L’organizzazione avrebbe assicurato la logistica del narcotraffico all’interno del porto di Gioia Tauro.

Quindi trecento militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri, eseguivano- con il supporto di altri Reparti del Corpo, nelle province di Reggio Calabria, Vibo Valentia, Bari, Napoli, Roma, Terni, Vicenza, Milano e Novara – provvedimenti restrittivi della libertà personale, emessi dalla Sezione G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di 36 soggetti 34 in carcere e 2 ai domiciliari

Sono accusati di in un traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravato dalla finalità di agevolare la ‘ndrangheta. Contestualmente, sono stati condotti perquisizioni e sequestri per dare esecuzione a provvedimenti cautelari reali finalizzati alla confisca, anche per equivalente, di beni e disponibilità riconducibili ai membri dell’organizzazione, fino alla concorrenza dell’importo di oltre 7 milioni di euro, nonché dell’intero patrimonio aziendale di 2 imprese, attive nel settore dei trasporti ed utilizzate per il compimento degli illeciti.

SEQUESTRATE 4 TONNELLATE DI COCAINA

L’operazione costituisce l’epilogo di complesse indagini, nel cui ambito sono state sequestrate oltre 4 tonnellate di cocaina per un valore al dettaglio di circa 800 milioni di euro, condotte dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria supportata da EUROJUST.

Le indagini, infatti, per il tramite del II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza sono state realizzate con la collaborazione di EUROPOL e della D.C.S.A., nonché della D.E.A. americana.

ORGANIZZAZIONE CRIMINALE E LA DROGA DAL SUDAMERICA

L’operazione ha consentito di destrutturare una articolata organizzazione criminale, attiva all’interno dello scalo portuale gioiese, che avrebbe garantito tanto il recupero di ingenti partite di narcotico – giunte a bordo di navi cargo provenienti dal Sudamerica – quanto il successivo stoccaggio presso depositi ritenuti “sicuri

 

 

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Acerra, no alla quarta linea del termovalorizzatore e costituita l’Unità d’Intelligenza Ambientale

Il comitato Unitario No 4a linea dell'inceneritore di Acerra, si legge nel comunicato diramato, in questi ultimi tempi ha...

Nella stessa categoria