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Ucciso e bruciato per un video hot, arrestati marito e moglie nel Milanese

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Avrebbero programmato e realizzato l’omicidio dell’italo-turco trovato morto carbonizzato nel suo appartamento di Sesto San Giovanni lo scorso 23 luglio. Così sono finiti in manette un albanese e una coppia di italiani due mesi dopo l’inizio delle indagini, tutti e tre accusati di omicidio aggravato dalla premeditazione, rapina, incendio e distruzione di cadavere.

Chi era la vittima, il cognato boss della mafia turca

Secondo Rainew la vittima si chiamava Hayati Aroyo ed era il cognato del boss della mafia turca Huseyin Sarai, ucciso a Crotone il 31 gennaio 2005 mentre si trovavano assieme in macchina. Marito e moglie, Emanuele Paganini e Valentina Peroni, di Busto Arsizio con precedenti per truffa, e l’amico della coppia, Elvis Simoni, 33 anni, hanno raccontato di essere ricattati da Haroyo e minacciati della diffusione di un video in cui si trovava in atteggiamenti intimi con la donna e un secondo uomo. I tre arrestati si erano precedentemente conosciuti su un sito di incontri e avevano frequentato il 62enne solito organizzare festini in cui veniva spacciata cocaina.

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Schiaffi e parolacce

Durante uno degli ultimi incontri, Haroyo avrebbe preso a schiaffi e parolacce  Peroni. La notte dell’omicidio la donna, dopo aver preso un appuntamento, sarebbe entrata per prima in casa, lasciando la porta aperta a Simoni che ha fatto irruzione nell’appartamento colpendo l’italo-turco con una trentina coltellate. Nel mentre, il marito faceva da palo fuori della casa. L’esecutore materiale del delitto ha quindi portato Aroyo sul letto per poi cospargerlo di candeggina e dare fuoco così a tutto.

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