Negli scorsi giorni è iniziata nell’aula della Camera la votazione per un nuovo decreto di legge, far ritornare il giorno di San Francesco festa nazionale. La proposta ha ricevuto critiche ed applausi e ha spaccato in due i votanti.
La proposta di legge
La legge punta a far tornare il 4 ottobre festa nazionale. Questa festa, introdotta per la prima volta nel 1958, era stata per decenni tra le più importanti, salvo poi essere stata abrogata e resa solennità civile nel 1977. Nel 2005 però un’altra riforma ha provato a rimettere, parzialmente, in piedi la festa trasformando quel giorno nella Giornata della Pace. Questa conversione era stata fatta poiché “San Francesco con i suoi insegnamenti inspirava e predicava ideali di pace e fratellanza“. Ad oggi dopo quasi vent’anni, la festa può cambiare ancora e tornare a prima del 1977 ed essere al pari del 2 giugno o del 25 aprile.
San Francesco come esempio di pace
Elisabetta Gardini, relatrice di Fratelli d’Italia, ha poi spiegato come questa festa possa essere un giorno importate dove “sia credenti che non credenti possono ritrovarsi”. Inoltre, ha ricordato quando nel 1219 Francesco incontrò il sultano dell’Egitto Malik al-Kāmil, alla ricerca di un dialogo tra le due religioni. Ovviamente l’affermazione ha subito numerose critiche da una parte, grandi e rumorosi applausi dall’altra. “Con il 2 giugno– conclude Gardini –celebriamo la nascita della Repubblica, con il 25 aprile celebriamo la libertà riconquistata, con il 1° maggio celebriamo il lavoro e con il 4 ottobre celebreremo la pace, la fraternità, la solidarietà, la custodia del creato”
Cosa cambia nel calendario?
Il decreto di legge presentato da Maurizio Lupi e Lorenzo Malagola verrà visionato dopo la discussione sulla riforma della giustizia. Ci sono buone possibilità che vada in porto visto che è stato proposto da una larga maggioranza. Il governo ha inoltre stanziato diversi fondi per la nuova festa che si aggirano sugli 11 milioni di euro. Quasi 9 milioni sono destinati al servizio sanitario, la restante parte andrà alle Forze Armate. La festa del 2026 però non avrà costi aggiuntivi siccome cadrà di domenica, quindi questi soldi sono stati stanziati direttamente per il 2027.


