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martedì, Maggio 7, 2024
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Venti di guerra nel Canale di Sicilia, la flotta di navi della Russia vicino alle coste dell’isola

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Si intensificano gli sforzi internazionali per trovare una soluzione diplomatica alla crisi ucraina mentre la tensione sul terreno sale alle stelle. La Nato schiera navi e jet, gli Stati Uniti mettono 8500 soldati in stato di allerta. Biden consulta gli alleati e l’Ue, presente il premier Draghi. Confermato il sostegno alla “sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina”, sottolinea Palazzo Chigi, che parla di “gravi conseguenze” nel caso di un deterioramento della situazione. In nottata il segretario di Stato Usa Blinken rinnova in un tweet l’avvertimento: “Se la Russia sceglie il conflitto, imporremo pesanti conseguenze e alti costi”.

Venti di guerra nel Canale di Sicilia. Sei navi della flotta militare russa hanno varcato Gibilterra e proprio in queste ore stanno attraversando il Canale di Sicilia. Sono navi da guerra per il trasporto di truppe e mezzi corazzati sulla terraferma. Secondo la ricostruzione fornita dal quotidiano “La Repubblica”, quella flotta potrebbe puntare in direzione della Crimea, per rafforzare il contingente russo in vista di un possibile assedio delle forze di Mosca intorno all’Ucraina.

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Sulla traccia della flotta russa anche i mezzi Nato di Sigonella

I movimenti delle navi russe sono monitorate dalle forze Nato di stanza in Sicilia. “La spedizione della flotta del Baltico -spiega Repubblica – ha creato la massima allerta nel quartiere generale della Nato. Domenica pomeriggio un pattugliatore Boeing EP-8 Neptune è decollato da Sigonella e ha sorvolato le navi partite dal Baltico, orbitando su ciascuna di loro per un incontro ravvicinato”. Anche la nostra Aeronautica sta seguendo onda per onda le mosse delle navi russe.

Venti di guerra nel canale di Sicilia, le esercitazioni di Nato e Russia

Repubblica parla anche di un traffico militare sempre più intenso nel Mediterraneo: “Due giorni fa un satellite ha fotografato altri rinforzi, in arrivo addirittura dal Pacifico: il potente incrociatore Varyag, accompagnato da una fregata e da un rifornitore. Puntano verso Suez per fare rotta sulle acque tra Siria e Cipro. Lì è previsto il punto di raduno di una grande flotta russa, come non si vedeva da decenni. Tra una settimana ci saranno la squadra da sbarco partita dal Baltico, quella in movimento dal Mar Rosso e le altre forze dislocate nel porto siriano di Tartous: un caccia, quattro fregate, tre sottomarini d’attacco”.  Nel fine settimana sono previste esercitazioni militari delle forze navali russe di quelle Nato. Le flotte si incroceranno a poche miglia nel Mediterraneo orientale, un tratto di mare divenuto fondamentale: è la porta d’accesso al fronte di crisi in Ucraina.

 

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