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domenica, Maggio 5, 2024
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Vergogna a Napoli, affitto negato a coppia di ragazze: “Ospito solo coppie eterosessuali”

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Non ho nulla contro, ma al massimo ospito coppie eterosessuali“. È quello che si è sentita rispondere Rita, studentessa di Benevento di 28 anni, in cerca di un appartamento in affitto nel centro storico di Napoli. Risposta raggelante, arrivata via chat dopo le domande di rito: da dove vieni, che lavoro fai, con chi sei. Quando la ragazza ha risposto che con lei non sarebbe andata a vivere un “lui” ma una “lei”, e che si tratta della sua fidanzata, il cambio di registro: niente da fare, quella casa non è disponibile per le coppie omosessuali.

Coppia di ragazze si vede negare l’appartamento: “solo coppie etrosessuali”

La ragazza, comprensibilmente indignata, ha subito denunciato l’accaduto Antinoo Arcigay Napoli, inviando anche gli screenshot delle conversazioni avute con la donna via Facebook. Da settimane, ormai, era alla ricerca – insieme alla compagna – di un appartamento più spazioso in cui vivere. Credeva di aver trovato una soluzione che facesse al caso suo, ma la proprietaria di casa non ha voluto sentire ragioni: a casa sua ospita solo “studenti, puliti e referenziati” e “al massimo coppie eterosessuali“.

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coppia ragazze

Le parole di Rita, una delle ragazze discriminate

Mi sento davvero triste, arrabbiata, sconvolta dal fatto che una persona nel 2022 abbia il coraggio di scrivere palesemente che nel suo appartamento possono alloggiare solo eterosessuali. Ma scherziamo? Non sono una stupida e sono sicura che c’è gente su gente che pensa queste cose ogni giorno. La questione sconvolgente è che questo malsano pensiero venga esplicitato come un commento qualsiasi”. Scrive Rita all’associazione cui si è rivolta.

Le dichiarazioni del presidente di Antinoo Arcigay Napoli

Nel commentare la vicenda dell’appartamento, Daniela Lourdes Falanga, presidente di Antinoo Arcigay Napoli, parla dell’assenza di un supporto istituzionale per le associazioni di riferimento. “E’ necessaria una riflessione profonda su quanto, in questi mesi, Napoli stia perdendo in ambito culturale e di accoglienza. Una metropoli che negli anni ha visto illuminare le battaglie per le libertà civili, sta retrocedendo. Sta paurosamente lasciando a chiunque il libero arbitrio del sano e dell’insano. Ormai le associazioni di riferimento e i nuclei di libertà fanno un lavoro immane per garantire solidarietà e buone prassi, aiuti e conforto. Ma va riproposta una sana interlocuzioni con le parti per ristabilire quell’ordine rivoluzionario e di Resistenza che stava cambiando le menti dei cittadini e delle cittadine“.

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