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Vince con gli amici 2 milioni di euro al Gratta e Vinci ma si prende tutti i soldi: assolto

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Secondo i suoi amici, l’uomo che ha vinto 2 milioni al “Gratta e Vinci” avrebbe dovuto dividere con loro la vincita del biglietto, acquistato presumibilmente in comune. Il classico caso della scommessa giocata insieme e vinta senza dividere l’importo è stato portato in tribunale. Il vincitore però è stato assolto e ora ha diritto a tutta la somma. Non ci sono prove che il biglietto fosse stato acquistato in comune.

Il Gratta e Vinci della discordia

Il fatto è successo a Verona, 4 anni fa. Riccardo, 43 anni, origini brasiliane, piastrellista, ha avuto la vincita della sua vita. 2 milioni dal biglietto grattato. Il Gratta e Vinci della discordia, secondo le testimonianze dei suoi due amici e dei rispettivi parenti, sarebbe stato acquistato in comune e con la promessa di dividere poi l’importo in caso di vittoria. Ma Riccardo, che in prima persona ha avuto in mano il tagliando e ha scoperto la vincita, ha ritirato tutto per sé, e così i due si sono appellati al tribunale. Ma non ci sono prove per presumere che “imputato e persone offese abbiano acquistato in società il biglietto”, e dunque, dopo un processo lungo 4 anni, Riccardo può beneficiare dell’intera somma vinta. Una storia classica.

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Mancanza di prove: ma il fatto era reiterato

D’altro canto, il vincitore ha ammesso però di aver promesso agli atri due colleghi un regalo da decine di migliaia di euro. Non c’è nessuna prova scritta però che i 2 milioni fossero da dividere. Secondo la giudice anche le prove fotografiche inviate dall’uomo agli amici non sono abbastanza. Sono solo una condivisione della gioia dell’ingente vittoria del Gratta e Vinci. Comunque il 43enne aveva già fatto lo stesso qualche giorno prima, quando aveva vinto 800mila euro con un altro Gratta e Vinci fortunato. Ai fatti Riccardo avrebbe promesso parte della vincita ad un altro amico, similmente a quanto è avvenuto poco dopo. A Napoli diremmo che quindi Riccardo, nonostante l’innegabile fortuna, “ce l’ha per vizio“.

 

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