Camera ardente allo stadio di Cagliari per contenere la folla che vorrà rendere l’ultimo omaggio a Gigi Riva, il bomber dello scudetto scomparso ieri sera all’età di 79 anni. Mentre i funerali si terranno domani pomeriggio nella Basilica di Bonaria.
La decisione è stata presa da familiari, Comune e Prefettura durante una riunione questa mattina. Ancora da definire gli orari. Alla base della scelta la necessità di un luogo anche simbolico per accogliere le migliaia di persone che saranno a Cagliari per salutare Rombo di Tuono. Sarà monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, a celebrare i funerali di Gigi Riva. La messa si terrà domani, mercoledì 24 gennaio alle 16, nella Basilica di Nostra Signora di Bonaria. Intanto sono in corso i preparativi per allestire la camera ardente alla Unipol Domus. Attese migliaia di persone allo stadio per dare l’ultimo saluto a Rombo di Tuono.
Tanti tifosi alla sede dei Cagliari club di via Ariosto per una foto accanto alla statua di Gigi Riva. La processione è iniziata questa mattina presto. Niente fiori, ma tanta commozione: a più di uno, nel toccare l’opera realizzata una cinquantina di anni fa da un artigiano cagliaritano, è scesa una lacrima. La statua di Riva ha una storia molto particolare: per anni è stata ospitata nel bar cagliaritano di Marius, storico capobanda dei tifosi rossoblù. Poi è finita addirittura sul palco di una rappresentazione teatrale. Da oltre dieci anni è al Cagliari club di San Benedetto.
Il medico: “Ha rifiutato l’angioplastica”
Gigi Riva ha rifiutato un intervento di angioplastica che avrebbe potuto salvargli la vita. A parlare, nelle ore successive alla morte di Rombo di Tuono sono i medici dell’ospedale Brotzu di Cagliari, dove l’ex attaccante, 79 anni, è stato ricoverato ieri. “Avremmo eseguito subito l’angioplastica se il paziente avesse dato il consenso. Purtroppo questo non è avvenuto – spiega il direttore Bruno Loi – e non si possono fare interventi contro la volontà del paziente e quindi abbiamo dovuto aspettare. Lui avrebbe voluto parlarne coi suoi familiari. Purtroppo queste situazioni possono precipitare anche improvvisamente e in quella situazione diventa poi difficile intervenire. Purtroppo è quello che è capitato”.
Nel pomeriggio l’attaccante più prolifico della storia della Nazionale era di buon umore, scherzava con i medici e si preparava per la cena. Poi, alle 17.50, la situazione è precipitata. “L’arresto cardiaco è intervenuto improvvisamente e siamo stati costretti a praticare le manovre rianimatorie e portarlo in sala durante il massaggio cardiaco – spiega Loi – in queste situazioni diventa difficile poter riaprire le coronarie e siamo riusciti solo parzialmente a farlo. Ma non è stato sufficiente per poter riprendere un’attività cardiaca adeguata”.