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martedì, Marzo 19, 2024
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Zelensky a Sanremo 2023 divide la politica italiana, ma Bruno Vespa lo difende: “Polemica inutile”

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Volodymyr Zelensky ospite di Sanremo 2023. Disparate e discordanti le opinioni della politica italiana. Da Matteo Salvini a Giuseppe Conte, sono diversi i leader ed esponenti di partito che hanno espresso la loro opinione sulla partecipazione del presidente ucraino al festival della canzone italiana.  Zelensky non sarà nel teatro Ariston ma presenzierà attraverso un videomessaggio che andrà in onda prima dello spareggio finale tra i primi cinque classificati per la vittoria.

La politica italiana si divide su Zelensky a Sanremo 2023

Il centrodestra è compatto sul dire che la presenza del presidente dell’Ucraina sarebbe da evitare. Uno dei primi ad esporsi -come riporta Adnkronos–  è stato il leader leghista Matteo Salvini: “Zelensky? Non so come canta, ho altre preferenze […] Non giudico. È l’ultima settimana di campagna elettorale, se avrò tempo di guardare Rai Uno sarà per ascoltare canzoni, non per ascoltare altro.” Ha continuato dicendo: “Avranno fatto le loro valutazioni, quello che spero è che la guerra finisca il prima possibile e che il palcoscenico della città dei fiori rimanga riservato alla musica”.

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Ad esporsi sulla questione anche il presidente del M5S Giuseppe Conte che non si è mostrato troppo contento dell’avvento di Zelensky a Sanremo 2023, affermando di non ritenerla una presenza necessaria all’interno di un contesto come quello del festival.

Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera di Fdi, su Rai 3 ha affermato:Zelensky a Sanremo? Penso possa essere un momento di grande coinvolgimento, di chiarificazione, di informazione, come sempre è stato per il Festival, penso sia un dato positivo”.

Per Bruno Vespa è una polemica inutile: “Non capisco francamente tutto questo rumore per un breve intervento di Zelensky al Festival di Sanremo“, ha detto Bruno, rispondendo a una domanda dell’ANSA. “Al Festival hanno partecipato alte personalità della politica internazionale e sono stati trattati tutti i temi sociali – ha sottolineato ancora – Zelensky è stato ospite ai festival di Cannes e Venezia, oltre che ai Golden Globes, e mi dispiace questo malanimo nei confronti di un uomo che si sta battendo con straordinario coraggio per salvare la libertà del proprio popolo da una pesantissima aggressione”.

A colpi di tweet

A pronunciarsi sulla vicealtre personalità di spicco della scena italiana: Luigi de Magistris, portavoce di Unione Popolare ed ex sindaco di Napoli, Matteo Orfini e Carlo Calenda leader di Azione che hanno espresso la loro con un post su twitter.

Anche il popolo esprime la sua 

Non solo i politici e figure di spicco hanno deciso di pronunciarsi, anche il popolo si è espresso in merito. Ieri un gruppo nutrito di intellettuali si è mobilitato e in attesa di scendere in piazza proprio a Sanremo sabato 11, ha firmato un manifesto di protesta. ”Abbiamo appreso con incredulità che interverrà Zelensky, capo di Stato di uno dei due paesi che oggi combattono la sanguinosa guerra del Donbass. Una guerra terribile”.

Come intellettuali, aggiungono ”abbiamo il dovere di comprendere ciò che avviene dietro le quinte, e ci mettiamo perciò a disposizione per parlare al popolo italiano, che a tal fine invitiamo alla mobilitazione sabato 11 febbraio a Sanremo, per partecipare ad una grande assemblea popolare di piazza. L’Italia deve uscire subito dalla guerra interrompendo ogni aiuto diretto o indiretto a una delle parti in conflitto”.

Diffida contro la Rai

L’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi annuncia una formale diffida indirizzata alla Rai in cui si chiede di non consentire la partecipazione del presdidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky al festival di Sanremo, dopo le lamentele di molti consumatori che, spiega l’associazione, “si schierano contro la partecipazione del presidente ucraino all’Ariston”.

Un festival musicale non può diventare un palco politico, indipendentemente dall’aggressione subita dall’Ucraina e da chi abbia torto o ragione. In occasione della kermesse canora, l’Associazione fa sapere inoltre che realizzerà un programma radiofonico intitolato ‘Ridateci Sanremo’, durante il quale interverranno personaggi famosi ed esperti a commentare le varie serate del festival e si darà spazio alla voce del pubblico con i legali che risponderanno ai dubbi dei telespettatori specie in tema di televoto.

Zelensky canterà o sarà una velina di Amadeus?

Ultimo a dire la sua è stato Vittorio Sgarbi sottosegretario alla Cultura:“Zelensky farebbe bene a non partecipare al Festival di Sanremo per non essere utilizzato come una velina da Amadeus”. Sgarbi inoltre ha criticato la volontà quasi ‘pubblicitaria’ di questo invito.

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