La situazione resta critica, a Napoli e in altre zone della Campania, per l’emergenza rifiuti. Dalle prime ore dell’alba l’esercito, su ordine del governo, ha cominciato la raccolta a Caserta e in diverse località per agevolare la riapertura delle scuole, mentre in mattinata a Pianura si sono verificati scontri tra un centinaio di manifestanti e un nutrito spiegamento di forze dell’ordine, durante i quali una persona è rimasta ferita e due contuse. A Palazzo Chigi il ministro dell’Interno, Giuliano Amato, ha incontrato il presidente del Consiglio, Romano Prodi, per affrontare la questione in un vero e proprio summit d’emergenza. Ma i blocchi e le proteste proseguono: occupata per alcune ore la stazione di Pozzuoli mentre il comune di Quarto è di fatto impraticabile. Ancora grave la situazione nel Giuglianese: i rifiuti stazionano da giorni senza essere rimossi. I casi più allarmanti alla periferia di Giugliano, sul litorale, ma anche a Qualiano e Mugnano. A Melito la spazzatura è praticamente dappertutto: molte strade sono coperte quasi per la metà.
Blocco e scontri. La tensione è altissima a Pianura. Gli scontri sono scoppiati in seguito all’arrivo delle forze dell’ordine che, in assetto antisommossa. hanno cercato di liberare la strada che porta alla discarica dai blocchi disposti dai manifestanti e aprire così il passaggio ai camion che dovrebbero iniziare a lavorare al sito. Il primo blocco disposto dai dimostranti, alla rotonda Russolillo di Pianura che funge da cerniera tra Quarto e Pianura, è stato superato dalla polizia con una “carica di alleggerimento” alla quale alcuni manifestanti hanno risposto con un lancio di sassi. I mezzi delle forze dell’ordine hanno poi continuato ad avanzare diretti alla discarica di Contrada Pisani, distante circa 3 km dalla rotonda, lungo una strada su cui sono stati disposti diversi sbarramenti, tra cui alcuni alberi messi di traverso e un muro di gomma con carcasse di auto. Inizialmente la polizia ha cercato di rimuovere i blocchi con una pala meccanica e di contenere i manifestanti che con le mani alzate gridavano “Pace”, ma poco dopo la tensione è esplosa: due manifestanti sono riusciti ad aggirare il cordone di agenti e uno si è arrampicato sulla pala, da cui è stato fatto scendere a manganellate, come ha raccontato lui stesso prima di essere portato via in ambulanza insieme ad altre due persone contuse. Alla fine, i camion che dovevano arrivare a Pianura per iniziare a lavorare alla discarica sono stati rimandati indietro. Attualmente, oltre al gruppo di circa 200 persone che blocca la strada che conduce alla discarica, ci sono diversi presidi nelle strade del quartiere. I principali sono all’ingresso della discarica di contrada Pisani, all’incrocio tra via Montagna Spaccata e via Pallucci e alla rotonda di via Montagna Spaccata in direzione Soccavo.
Scuole deserte. Sempre a Pianura, le forze dell’ordine presidiano gli ingressi delle scuole, ma gli alunni non sono arrivati perché i genitori li hanno tenuti a casa per il timore di scontri. Durante la notte, davanti agli ingressi degli edifici scolastici sono stati rovesciati cassonetti dei rifiuti. La dirigente scolastica del 72mo circolo didattico ha spiegato che anche molti insegnanti non sono riusciti a raggiungere il quartiere, completamente isolato, e sono presenti a scuola solo i docenti residenti a Pianura. Tutte le strade di accesso sono infatti chiuse per i blocchi dei manifestanti.
Blocchi stradali a Pianura. La protesta e i disordini si stanno allargando anche in altri quartieri del capoluogo. In tutta Napoli alcuni ragazzini in motorino nella notte hanno ribaltato i cassonetti dei rifiuti, trascinandoli al centro delle strade per tentare di ostruire la circolazione. Sino a oggi questi episodi erano avvenuti prevalentemente a Pianura e nelle zone di periferia più provate dall’emergenza, ma lunedì sono accaduti anche nelle arterie principali e centrali del capoluogo campano. Le forze dell’ordine segnalano cassonetti ribaltati in corso Umberto, in via Giordano, in via Santacroce e in corso Vittorio Emanuele.
Bloccata l’autostrada A1. In mattinata è stata poi occupata la stazione di Pozzuoli, situazione che ha provocato lo stop alla circolazione per la linea 2 della metropolitana e difficoltà per i treni a lunga percorrenza sulla linea Napoli-Roma meno frequentata. La circolazione è ripresa alle 11.22 dopo che i manifestanti anti-discarica hanno terminato l’occupazione. Un altro gruppo di persone ha bloccato invece un tratto dell’A1 Milano-Napoli, nel tratto compreso tra lo svincolo di Villa Literno e Caserta sud, verso Roma, dove si sono formati 2 km di coda. Contrariamente a quanto riferito in precedenza, però, in questo caso si è trattato di una manifestazione da parte del personale della ex Ifkin di Marcianise, un’azienda in dismissione.
Caserta e Avellino. Ma l’emergenza non riguarda solo Napoli. A Caserta il Genio militare ha cominciato la raccolta straordinaria dei rifiuti. L’operazione era stata annunciata domenica sera in seguito alla promessa del premier Romano Prodi, che ha garantito l’apertura delle scuole nelle province più colpite. Ad Avellino, invece, è stata bloccata ogni attività di raccolta, anche negli ospedali, nelle carceri e nelle caserme. Lo ha reso noto l’Asa spa, che effettua il servizio nel capoluogo irpino. Lo stop è stato determinato dal blocco dei conferimenti presso il cdr di Pianodardine. Da una stima approssimata per difetto, i rifiuti in strada ammontano a circa mille tonnellate nel comune capoluogo ed analoga quantità si riscontra complessivamente negli altri comuni serviti.
Le polemiche. Il governo compie i primi passi per tentare di far fronte all’emergenza rifiuti in Campania, ma le polemiche restano roventi. Stamani il premier ha avuto un lungo incontro con il ministro dell’Interno Giuliano Amato per fare il punto sulla situazione in Campania, anche sotto l’aspetto dell’ordine pubblico, in vista del vertice sui rifiuti previsto nel pomeriggio, a Palazzo Chigi, è prevista anche la presenza del ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio e i dirigenti del suo dicasteri. La macchina di Palazzo Chigi si e’ dunque messa in moto. Quello che aveva chiesto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ieri, lasciando Capri dove ha trascorso qualche giorno di vacanza, ha ribadito il suo auspicio: ”Si risolva la tragedia dei rifiuti. In questo senso c’è gia’, come e’ necessario, un impegno forte del governo nazionale”. Sul fronte politico rimangono immutate le forti polemiche del centrodestra, come pure quelle nel centrosinistra. L’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro ha confermato che ritirerà la sua delegazione dal governo della Regione Campania e presenterà un documento di sfiducia a Bassolino. Anche in casa socialista ha fatto capolino l’autocritica politica: ”Del disastro dei rifiuti – ha detto Mauro del Bue – sono responsabili anche le coalizioni di centrosinistra che governano Napoli e la Campania”. Ancora nella maggioranza, il ministro della Giustizia Clemente Mastella ha lanciato uno strale al sindaco Rosa Iervolino (”non capisco perchè lotta insieme ai manifestanti di Pianura”) ed ha avvertito: ”Dietro la folla che protesta c’è la mano della camorra”. Pier Ferdinando Casini ha confermato la sua richiesta di dimissioni al governatore della Campania Bassolino, estendendola anche al ministro Pecoraro Scanio, accusandolo di essere stato solo ”il signor no” su tutto, dai termovalorizzatori ai rigassificatori.