I GIALLOBLÙ SI ARRENDONO AGLI OSPITI
DEL MATERA: RETI DI MARISCO E SELVAGGI

La vittoria di venti giorni fa ottenuta sul Bitonto capolista è stata illusoria per il Giugliano, che appena otto giorni dopo e con lo stesso undici titolare ha perso malamente lo scontro salvezza contro il Matera. Due a zero il risultato finale per gli ospiti, con una rete per tempo di Marsico e Selvaggi. Cosicché sono i lucani ad uscire vittoriosi dal nuovo De Cristofaro, e ora hanno una convinzione nuova e il morale alle stelle. Sanno che la salvezza non è più una chimera, e che il Giugliano visto all’opera non è apparso per niente superiore o meglio attrezzato. Per i ragazzi di mister Fiorito invece, tutto da rifare, tutti rimandati alle prossime partite, impossibile giudicare dopo la doppia faccia mostrata in così breve tempo. Poco si è visto di buono e poco ha funzionato, eppure era un appuntamento importante per i gialloblu, da non fallire assolutamente. Era una vittoria da centrare a tutti i costi per rilanciarsi in classifica. Ed invece è finita come è finita, davvero male, con Famiano e compagni incapaci di venire a capo di una partita complicata, resa ancora più difficoltosa dal terreno scivoloso che ha limitato i ragazzi di maggior tecnica. Non che questa possa essere una scusante valida, ma sono davvero poche le cose a cui i tigrotti si possono appellare. Meccanismi di gioco lenti ed impacciati, con la difesa in bambola ed in balia dell’avversario, con il centrocampo di burro dove fare filtro era una pura utopia, e con l’attacco spuntato e sottotono, tanto che quasi mai ha impensierito il portiere avversario. Una squadra che si è presentata alla partita della vita con le gambe molli e la testa impegnata da troppi pensieri o da troppa paura. E questo non è certo un buon viatico per il proseguo, dove ci sarà da lottare con il coltello tra i denti per ogni palla vacante e in ogni contrasto decisivo. No, questo Giugliano visto domenica scorsa non andrà lontano, se incapace così come appare di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Il Matera sconfitto all’andata con lo stesso punteggio non è apparso nulla di trascendentale, ma è stato superiore sotto il profilo delle motivazioni, ha avuto più voglia di vincere tanto da scegliere di fare la gara piuttosto che agire di rimessa. Sin dall’inizio ha tenuto questo atteggiamento, e subito si è capito che per il Giugliano presto sarebbe calata la notte. Forse la vittoria preziosa sul Bitonto aveva illuso che con una squadra più debole sarebbe stato più facile, o forse la condizione fisica è calata così tanto da rendere difficile pure le cose facili, ma il Giugliano sceso in campo contro il Matera era davvero la brutta copia di quello precedente. Merito anche degli ospiti, che avevano una sola carta da giocare, il cambio di allenatore avvenuto in settimana con Maurizio Raggi che è subentrato a Pietro Ruisi, e l’hanno spesa bene perché come detto le motivazioni sono subito schizzate a mille. Se il nuovo trainer non poteva da subito far comprendere schemi e trame di gioco, poteva di conseguenza solo agire sulla testa dei suoi ragazzi, e bisogna dire che lo ha fatto davvero bene. Di questo il Giugliano ne aveva usufruito già un mesetto fa, con Fiorito che è subentrato al posto di De Simone. Ora lo stesso Fiorito dovrà essere bravo così come lo è stato il suo collega lucano, con il Giugliano che è ripiombato al penultimo posto anche se in coabitazione con il Quarto deve accendere i tasti giusti nella testa dei suoi ragazzi, per riportarli subito concentrati sull’obiettivo salvezza e sulla prossima tappa che si chiama Sapri, altro scontro di fuoco e altro banco di prova per la voglia dei giuglianesi di restare in categoria.