GIUGLIANO: RITORNA MISTER DE SIMONE DOPO LA SCONFITTA COL MATERA

La sconfitta interna subita sette giorni fa nello scontro diretto con il Matera, ha convinto il presidente gialloblu Pirozzi a richiamare sulla panchina giuglianese l’esonerato Marco De Simone, che così si riprende il proprio posto che nel frattempo era stato occupato dall’allenatore delle giovanili Vincenzo Fiorito. De Simone, con cui la squadra aveva iniziato la stagione, era stato allontanato appena un mese fa, esattamente alla sedicesima giornata, dopo che i suoi ragazzi erano stati dolorosamente sconfitti in casa ad opera del Fasano, altra pericolante come il Giugliano. Allora la società decise di metterlo a riposo forzato e dar spazio a Fiorito, scelta fatta nella vana speranza di dare una svolta decisiva alla deficitaria classifica dei giuglianesi, che dopo il rovescio interno con i pugliesi restarono terzultimi con due punti di vantaggio sul Quarto. Esattamente come oggi, con il Giugliano che nonostante la breve esperienza Fiorito è sempre terzultimo, ma stavolta appaiato al penultimo Quarto, che nel frattempo ha azzerato lo svantaggio. Ma classifica peggiore non vuol dire colpa di Fiorito, che stando ai numeri ha addirittura fatto meglio di De Simone, almeno sotto il profilo della media punti, con l’ex calciatore napoletano che vantava meno di un punto a gara contro il punto pieno di Fiorito, anche se va detto che quest’ultimo è durato appena quattro gare contro le precedenti quindici dell’ex difensore del Napoli. Un punto a partita in quattro gare, raccolti grazie al pareggio esterno di Gragnano e la preziosa vittoria interna ottenuta sulla capolista Bitonto, seppur pochi sono sempre quattro punti su un totale di diciannove, e per questo gli va fatto un plauso. Perlomeno Fiorito, in caso di salvezza, avrà dato un contributo decisivo. Dunque la palla ora ripassa a De Simone, o meglio, la patata bollente ritorna nelle mani di quest’ultimo, richiamato per continuare, e se possibile terminare, il lavoro che lui stesso aveva iniziato in estate, con la speranza salvezza sempre a portata di mano e da conquistare ad ogni costo. Ma per farlo avrà bisogno di dare una sterzata vera e non fittizia, spingendo oltre le proprie convinzioni un gruppo non proprio esperto e certamente poco preparato alla competizione, almeno sotto il profilo dell’esperienza, e alla dura lotta per la sopravvivenza. Stavolta con lui in panchina la squadra, che ha mostrato nell’arco del campionato tutti i propri pregi dovuti alla giovane età, e purtroppo pure i derivanti e numerosi difetti, dovrà somigliare poco a se stessa e molto più ad una squadra più forte, essendo stata in passato troppo altalenante e discontinua in ogni frangente, sempre simile come è stata a se stessa aldilà di chi l’ha guidata. Questo si aspetta il presidente Pirozzi, che in concertazione con i suoi soci ha deciso per una nuova svolta, e ora tocca al campo decidere se avrà avuto ragione o meno. A cominciare già dalla prossima e delicata sfida esterna di Sapri, altro scontro diretto che vale punti preziosi e decisivi. Inutile dire che il Giugliano non può proprio permettersi di perdere, e che deve invece cercare di ripetere l’andata, quando vinse al De Cristofaro per due a uno con reti di Scarpato, che domenica prossima non sarà della gara, e di Albadoro. Per gli ospiti segnò invece l’ex capitano gialloblu Toscano. Il Sapri attualmente naviga in acque tranquille a quota ventisette punti, che vale il centro classifica con un più sei sulla zona rossa. Perciò il Giugliano, se saprà tenere il campo con maggiori motivazioni, potrebbe venirne fuori con un risultato positivo.