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giovedì, Aprile 25, 2024
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PIANO COMMERCIALE, ANCORA BAGARRE IN ASSISE

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Qualiano. Dopo la gaffe con Avellino




QUALIANO – Piano commerciale, continua lo scontro in assise. Dopo la gaffe dello scorso dicembre, il Consiglio comunale di Qualiano ha approvato il piano che regola le attività commerciali. Duro lo scontro tra maggioranza e opposizione. “Basta con le prese in giro” attacca la minoranza di centrosinistra. “Siamo stanchi delle polemiche e dell’ostruzionismo inutile” replicano da centrodestra.

La vicenda del piano commerciale di Qualiano ha inizio lo scorso 27 novembre. L’assise approvò allora il progetto che consente l’accesso ai fondi regionali della legge 266 del 2000. Nel documento, però, qualcosa non andava: più che il piano di Qualiano era quello di Avellino. Nel testo votato si faceva esplicito riferimento al “Prg dell’Asi di Avellino”, si pianificava il lavoro per il “parco pubblico dell’antica Abellinum”, per il “parco archeologico della civiltà” e il “parco naturale della pineta Sessa” di Fiano Avellino. A sollevare il caso fu il consigliere Raffaele Del Giudice (Ds) nel successivo Consiglio del 10 dicembre, al momento della lettura dei verbali della seduta precedente.

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“Vergogna, è stato copiato” tuonò l’opposizione. “E’ stato solo un errore di trascrizione” fu la difesa del Polo.

Venerdì sera, il Consiglio ha approvato il piano corretto. Raffale De Leonardis(Ccd), assessore alle Politiche Sociali e al Commercio, ha spiegato che “si è trattato di un grossolano errore del tecnico”. “Il perito che è stato incaricato di redigere il piano di Qualiano è lo stesso che ha elaborato quello di Avellino – ha detto – . Per una svista, alcune fotocopie di Avellino sono finite nella relazione relativa al nostro Comune: si è trattato di un semplice errore umano. L’importante – ha poi aggiunto- è che in Regione sia stata inviata la copia corretta”. La giustificazione non convince l’opposizione. “Resto sicuro del gravissimo errore – critica Del Giudice -. Sono convinto che il piano inviato alla Regione sia stato quello sbagliato. Ricordo, infatti, che nell’assise del 10 dicembre feci rilevare l’errore non leggendo la mia copia bensì quella del presidente del Consiglio. E comunque la situazione resta grave: alla vigilia dell’ultimo Consiglio comunale, agli atti mancava la copia del piano corretto. Fanno di tutto – attacca – per impedirci di svolgere il nostro ruolo”.

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