Non ci sono dubbi sui candidati che si contenderanno la fascia tricolore. Calvizzano è pronta già da tempo. La corsa è a due. Da un lato infatti è scontata la ricandidatura dell’attuale sindaco Giacomo Pirozzi, dall’altro invece si affaccia il nome di Giuseppe Granata. Il primo medico dietologo, il secondo avvocato penalista. Entrambi poco più che quarantenni, sono amici di vecchia data, ma avversari politici di lungo corso. Pirozzi si presenta ai suoi elettori con una coalizione di centrodestra. La sua civica, «Lista Pirozzi», ha l’appoggio della Pdl, ma non solo. Con lui sono schierati anche i Verdi e l’Udeur. Granata invece promuove «Calvizzano Democratica», con sé il Pd e la Sinistra Arcobaleno. L’avvocato è stato già candidato tre volte a primo cittadino, nel 1993, nel 2001 e nel 2003, senza mai riuscire ad ottenere la poltrona. In queste ore concitate, Granata è riuscito ad ottenere anche l’appoggio del partito socialista di Boselli, di alcuni componenti dei circoli della libertà della Brambilla, del movimento Italiani nel Mondo e dei Popolari Democratici, partito fondato dal consigliere regionale Giuseppe Maisto. Poli opposti tra loro, che sono riusciti e convergere sul nome dell’avvocato. «La mia ambizione – dice Granata – è di riuscire a creare un gruppo in grado di amministrare dopo anni i di immobilismo. Vorrei far crescere il paese tramite lo sviluppo commerciale ed urbanistco della cittadino, e soprattutto punto ad un rinnovo della politica». Ma il sindaco Giacomo Pirozzi è tranquillo: «In cinque anni abbiamo fatto tanto per la città. Tra poco consegneremo una struttura sportiva all’avanguardia ed un parcheggio che risolverà i problemi di mobilità. Ma, fatto più importante, è che siamo riusciti ad approvare il piano urbanistico comunale, uno strumento essenziale per lo sviluppo della città». Proprio il Puc, pochi mesi fa, fu motivo scatenante delle dimissioni del primo cittadino. Il piano fu bloccato negli uffici comunali ed il sindaco decise per le dimissioni, poi ritirate, in forte segno di dissenso con alcuni tecnici del Comune. Cinque anni fa i candidati a sindaco furono ben quattro per un paese di circa 30 mila abitanti e scattò di conseguenza un’ulteriore competizione a due. Oggi le segreterie locali sono riuscite a concentrare le forze solo sui due noti professionisti.
cristina liguori – il mattino 8 marzo 2008
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