Club del divertimento di notte complesso sportivo di giorno: lo Sporting club di Licola, vantava campetti da calcio, piste da ballo e persino una piscina, estese in una struttura prima abusiva, poi condonata, ma mai fornitasi delle strutture amministrative e sanitarie per esercitare attività. A scoprirlo i finanzieri del comando Gruppo di Giugliano che hanno organizzato il bitz, mentre si stava svolgendo una serata danzante dedicata alle donne cogliendo in flagranza di reato il gestore del noto complesso ricettivo, rimasto in piazza nonostante un’esplicita ordinanza del sindaco che nel luglio 2006 ne aveva vietato l’attività. Oltre 100 persone che ballavano e si divertivano, quasi tutte donne, quelle tra le quali i finanzieri gli ordini del maggiore Geremia Guercia e del capitano Michele Ciarla, si sono fatti largo prima di arrivare al titolare e contestargli il reato: esercizio delle attività senza autorizzazioni amministrative e sanitarie, violazione di un’ordinanza di chiusura, e denuncia per sfruttamento della manodopera: nel locale lavoravano 4 baristi senza contratto. Reato penale infine, per aver organizzato feste senza autorizzazioni di pubblica sicurezza. Locale chiuso, titolare denunciato e finanzieri che archiviano l’ennesima operazione finalizzata a contrastare le attività clandestine che si svolgono sul territorio. A poco meno di un chilometro dallo Sporting club infatti, in via San Franceasco a Patria, i miliari hanno intercettato e punito un altro tragressore: il titolare del Cuba Cafè che aveva realizzato una tettoia senza permessi comunali, ricavando uno spazio abusivo esterno al noto discopub, di circa 100 metri quadri. In ntrambi i casi, proseguono accertamenti fiscali per quantificare la truffa all’erario, messa in piedi dai due imprenditori di attività clandestine.
MONICA D’AMBROSIO
Il Mattino il 11/03/08

