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L’Istituto professionale per l’industria e l’artigianato ”Guglielmo Marconi” di Giugliano.Una serie di indirizzi e tante specializzazioni

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Non a caso sul frontespizio della brochure dell’Istituto professionale per l’industria e l’artigianato “Guglielmo Marconi” di Giugliano, guidato da Francesco De Rosa, appare ben in vista la scritta “Progetto Orientamento”. Una scuola, quindi, che allarga la sua attività didattica all’orientamento professionale degli alunni che per il progetto “Studiare l’impresa, l’impresa di studiare” sono seguiti dai docenti Paola Boggi e e Raffaele D’Alterio. Sono 12 gli indirizzi che l’istituto offre agli studenti. Cominciamo dall’operatore meccanico che può lavorare presso aziende e officine meccaniche e che, oltre a leggere il disegno tecnico conosce le varie tecnologie e il funzionamento delle macchine. Il tecnico delle industrie meccaniche svolge un ruolo importante, quello di organizzazione e coordinamento operativo nel settore produttivo: oltre che nelle aziende può trovare spazio negli studi di progettazione civili e industriali. Per l’organizzazione e la gestione dei cantieri è impegnato l’operatore edile che oltre a eseguire disegni interpreta i grafici. La sua destinazione naturale è rappresentata dalle aziende edili. Il tecnico dell’edilizia invece, si occupa della gestione, dell’esercizio e della manutenzione dei manufatti connessi con l’edilizia. Lo sbocco occupazionale è presso imprese, studi ed enti pubblici. L’operatore elettronico e delle telecomunicazioni è esperto in apparecchiature elettroniche e può lavorare nelle industrie di riferimento. Eccoci al tecnico delle industrie elettroniche che può gestire l’esercizio, il collaudo e la manutenzione dei processi e dei sistemi produttivi: può lavorare presso aziende che progettano e installano impianti elettronici civili e industriali. Conosce l’elettronica e le possibilità di intervento l’operatore elettrico che di solito lavora presso aziende di produzione computerizzata. Il tecnico delle industrie elettriche deve saper intervenire, anche a livello di progetti autonomi, per impianti civili e industriali che realizza. Con l’operatore della moda siamo di fronte a un esperto che interpreta e produce un figurino essenziale, graficamente chiaro, corretto e verificabile nel laboratorio di modellistica. Questa figura professionale può lavorare presso aziende o laboratori di produzione. E il tecnico della moda? È quello che ha abilità e competenze per inserirsi in qualsiasi realtà produttiva dell’industria e dell’artigianato e, quindi, può entrare in aziende o laboratori tessili. L’operatore dell’industria grafica è capace di intervenire nelle diverse fasi del processo produttivo e può lavorare presso aziende e industrie grafiche. Più spazi sono riservasti al tecnico dell’industrria grafica le cui competenze si avvalgono anche di conoscenze culturali più complesse.

CARMELA MAIETTA
Il Mattino il 13/03/08

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La lezione del manager del Polo della Qualità alle studentesse dell’«Ipia Marconi» di Giugliano

Qual è l’obiettivo di una ragazza che a scuola segue l’indirizzo di operatore della moda? Non è forse vero che tra i sogni nel cassetto c’è quello, accarezzato quasi con timore, di esibire i modelli che portano l’impronta del proprio estro? Le alunne del quarto corso Moda dell’Istituto Guglielmo Marconi di Giugliano, in un primo momento restano quasi incredule, poi non riescono a trattenere gridolini di entusiasmo: ebbene, è proprio vero, i loro disegni saranno l’oggetto di una mostra in quello che è stato definito il “tempio del lusso”, il Polo della Qualità di Marcianise che ha aderito al progetto “Studiare l’impresa, l’impresa di studiare”. La proposta è del direttore generale commerciale, Antonio Badoer, venuto per una docenza sul complesso mondo della moda e, soprattutto, sui tanti risvolti che accompagnano una figura molto importante, quella del tecnico dell’abbigliamento e, appunto, della moda. Ma un’altra notizia galvanizza le ragazze ed ha come premessa la necessità di poter contare su risorse umane altamente qualificate: se, infatti, le squadre di calcio non a caso fanno tutto il possibile per avere un vivaio da cui tirare fuori dei campioni o almeno degli ottimi professionisti, è altrettanto vero che qualsiasi azienda ha la strada maggiormente spianata verso il successo se ha a propria disposizione figure professionali di alto livello allevate in casa. Ecco dunque che su iniziativa del Polo della Qualità, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti, parte il corso di laurea triennale in moda, fashion e design per il quale, ricorda Valeria Grasso, responsabile della comunicazione, già sono stati selezionati 33 giovani che avranno l’opportunità di seguire dei corsi di studio molto importanti per costruire il percorso di formazione e, quindi, per il proprio futuro. E il discorso sulla formazione è ricorrente perché è una delle componenti più importanti che portano alla qualità; una qualità che è il veicolo determinante per proporre e, quindi, vendere un prodotto. Quella qualità a esempio, fa rilevare Antonio Badoer, che fa distinguere il made in Italy e su cui fare leva. E la moda consente un mercato praticamente senza confini che permette di spaziare in ogni paese. Sotto questo profilo il Polo della Qualità si rivela di grande interesse e dalle infinite potenzialità dal momento che mette a disposizione degli associati servizi e strumenti per competere sui mercati globali, avendo come presupposto quello di mettere insieme il valore e la qualità della singola impresa. E già si tessono rapporti con paesi come la Russia, la Cina, il Sud America per una serie di iniziative che non escludono la proposizione dello stesso format, cioè un’unica grande struttura in una posizione strategica, per dare visibilità ad aziende di grande valore. Ma, naturalmente, è importante anche mettere in moto tutti i meccanismi possibili perché il pubblico venga sollecitato a verificare de visu le offerte del Polo della Qualità in fatto di moda e di gioielleria. Ecco allora le trattative con MSC Crociere per far convergere i crocieristi anche presso il complesso di Marcianise, nella consapevolezza di offrire un mix fuori dell’ordinario: arte, ingegno creativo, design e qualità. Il tutto in una cornice esclusiva di atelier, showroom, laboratori e boutique dove ammirare cravatte, giacche, calzature, camicie, borse, accessori di moda, gioielli che sono testimonianza della tradizione orafa e sartoriale di eccellenza. Le competenze per entrare a far parte di questo mondo? La formazione è solo l’inizio di un lungo percorso perché nella moda non si finisce mai di imparare e di aggiornarsi. Ma se da un lato la ricerca continua è uno degli elementi importanti del successo, ci sono alcuni “ingredienti” che possono ben dirsi fondanti per stare sul mercato: la passione e la curiosità. Le ragazze ascoltano con grande attenzione avendo sul banco i disegni che saranno messi in mostra. Hanno realizzato il messaggio: non puoi pensare di entrare nel mondo della moda se ti manca l’entusiasmo.

CARMELA MAIETTA
Il Mattino il 13/03/08

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