PUBBLICITÀ
HomeRassegna StampaClan Pianese, nuove accuse al «gruppo di fuoco»

Clan Pianese, nuove accuse al «gruppo di fuoco»

PUBBLICITÀ

Hanno agito con metodi mafiosi per favorire il clan Pianese. Con questo nuovo capo d’imputazione tre componenti del gruppo di fuoco, stanato il 28 febbraio da un appartamento del Villaggio Coppola, la Direzione distrettuale antimafia, su richiesta del pm Nunzio Fragliasso, ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare. I carabinieri del gruppo di Castello di Cisterna, hanno notificato il provvedimento presso il carcere di Poggioreale a Paride De Rosa, 43 anni reggente del sodalizio criminale, a Salvatore Feniello 38 anni, e a Marco Migliaccio di 25 colpevole di aver offerto ospitalità al latitante. Secondo le indagini dei militari, al comando del maggiore Fabio Cagnazzo, il gruppo armato stava preparando la risposta all’omicidio di Carmine Starace, avvenuto il 16 febbraio in una pizzetteria di via Campana a Qualiano. A confermarlo, il ritrovamento durante il blitz, di un vero e proprio arsenale. Starace era uomo del pericoloso latitante, a capo della frangia rimasta fedele al boss Nicola Pianese dopo la morte di questi. A capo dell’altra fazione, la vedova di Pianese, Raffaella D’Alterio e suo figlio Nicola Raffaele. Una scissione che ha visto cadere sotto i colpi dei killer, esponenti delle frange rivali. L’ultimo dopo un periodo di relativa calma, Starace. La faida era ripresa. Il braccio armato della frangia ferita, preparava la vendetta ma i carabinieri evitarono la ripresa della mattanza. La nuova ordinanza segna un’ulteriore battuta negli spargimenti di sangue sul territorio.



monica d’ambrosio – il mattino

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ