Siti di compostaggio approvati dalla Regione, dei 30 progetti finanziati, 13 sono in provincia di Napoli. 6 gli impianti previsti a nord del capoluogo (Marano, Casandrino, Grumo Nevano, Pozzuoli, Villaricca e Sant’Antimo), ognuno dei quali dovrà servire una media di tre comuni. A Casandrino è già polemica: la minoranza critica la scelta dell’amministrazione comunale. 100 milioni di euro per 30 impianti, di cui uno sulle colline dei Camaldoli e gli altri a Marigliano, Casamarciano, Torre Annunziata e San Giuseppe Vesuviano. A Ottaviano invece è previsto un impianto di selezione multimateriale a secco. Il sito di compostaggio di Villaricca servirà anche Giugliano e Qualiano. A Casandrino è già stata individuata l’area, si tratta di circa 7000 metri quadrati in viale Siracusa. Essendo di proprietà comunale i tempi di realizzazione dovrebbero essere brevi. La scelta non è piaciuta però all’opposizione che, questa mattina, diffonderà un volantino nel quale scrive: «Noi, gruppo consiliare Uniti per Casandrino, non permetteremo, nè consentiremo lo scempio e il disastro igienico-ambientale del nostro territorio, già fortemente inquinato dalla presenza nell’aria di sostanze dannose per la salute dei cittadini» annunciando anche una petizione popolare «È opportuno ricordare che, nello stesso sito in Viale Siracusa, questa amministrazione, aveva previsto la costruzione di una casa-accoglienza per malati mentali (RSA); successivamente aveva pensato di costruire una scuola superiore; poi ancora il palazzetto dello sport; alla fine ha deciso per il sito di compostaggio». Secca la replica del sindaco Antimo Silvestre, «Pura demagogia, l’impianto di compostaggio non inquina, produce fertilizzante, crea occupazione, favorisce business, e, soprattutto, avrà riflessi immediati sulla raccolta differenziata, oggi al 30%. Con l’attivazione dell’impianto supereremo abbondantemente il 50%, con un risparmio di 200.000 euro all’anno, con ricadute positive sui cittadini». Tra i progetti selezionati anche quello di Sant’Antimo. Qui l’impianto sarà realizzato in località Toriello-Separiello, ai confini con Cesa e Sant’Arpino, in un’area di 15.000 metri quadrati. «Capace di ospitare, se autorizzata, anche un’isola ecologica» spiega il sindaco Francesco Piemonte, che ha fatto della differenziata il suo cavallo di battaglia. «La città è al 19%, purtroppo subiamo anche gli effetti dello sversamento abusivo, grazie ad alcune telecamere siamo riusciti a riprendere auto e materiali diversi, scaricati lungo le nostre strade, ci sono tutti i riferimenti che adesso consegneremo alle forze dell’ordine per i dovuti provvedimenti» conclude Piemonte. Il 24 aprile saranno aperte le buste delle offerte per la gara europea per la differenziata porta a porta. Non sa nulla dell’ok al progetto il primo cittadino di Grumo, Angelo Di Lorenzo: «Avevamo offerto la disponibilità ad un sito di trasferenza non a quello di compostaggio; questo perché abbiamo un’isola ecologica dove non è possibile crearvi questo tipo di impianto, che deve essere distante almeno 200 metri dall’abitato. C’è comunque la disponibilità ma nel rispetto delle regole, sulla legalità, sull’ambiente e per la salute dei miei concittadini».
GIUSEPPE MAIELLO
Il Mattino il 22/03/08

