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venerdì, Maggio 10, 2024
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EMERGENZA RIFIUTI:«NAPOLI VERGOGNA DELL’EUROPA»

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Non si allenta la morsa dell’emergenza rifiuti in Campania, mentre si attende l’arrivo a Napoli per domani del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. La raccolta procede a rilento e in alcune zone è ferma da giorni: da vari centri dell’hinterland i sindaci segnalano situazioni di crisi assoluta, con chilometri di strade invase da montagne di pattume in decomposizione. Il presidente della provincia di Napoli, Dino Di Palma, nell’ultimo giorno della gestione del commissario straordinario Gianni De Gennaro, si dice preoccupato e teme che si possa ripiombare di nuovo ”in una situazione di gravissima emergenza”.
Ma i rifiuti da qualche parte dovranno pure andare, infatti c’è attesa per l’apertura, entro la fine della settimana della discarica di Savignano Irpino e quella di Sant’Arcangelo Trimonte entro 10 giorni. Nel frattempo, non è stata scritta ancora la parola fine nella vicenda delle cave di Chiaiano. Nonostante alcune indiscrezioni di stampa e l’annuncio fatto in conferenza stampa a Napoli dal premier Silvio Berlusconi lo scorso 30 maggio, ancora non sono conclusi i carotaggi per verificare l’idoneità del sito. A sostenerlo i sindaci dei comuni che confinano con le cave di tufo, Marano e Mugnano, e i comitati di cittadini che si oppongono alla realizzazione della discarica, ma anche fonti dello stesso Commissariato. Per oggi, infatti, è stata programmata una riunione interlocutoria nel corso della quale tecnici incaricati di svolgere i relativi accertamenti comunicheranno i primi esiti, ma nessuna ufficializzazione di apertura. Una polemica, quella della cava di Cinque Cercole, riaccesa da alcune indiscrezioni, poi smentite, su un eventuale via libera all’utilizzo. Lo stesso Bertolaso, sempre a proposito di Chiaiano, sottolinea che ”non ci saranno risultati definitivi prima della fine della settimana”. E il sindaco Iervolino ha annunciato l’acquisizione all’Ente parco delle cave della Fibe, non distanti dalla ”cava del poligono” che dovrebbe ospitare la discarica. Questa dovrebbe essere una rassicurazione per i cittadini.
Nell’attesa che aprano i nuovi sversatoi, gli impianti ex Cdr, che da questa settimana dovrebbero essere gestiti dagli uomini del Genio militare, sono in affanno. Quello di Giugliano, – uno tra i più grandi, al quale fanno riferimento numerosi comuni della provincia – è stato addirittura chiuso per consentire lo svuotamento dei depositi delle cosiddette ecoballe. Nella sola città di Giugliano la raccolta dei rifiuti è ferma da oltre tre giorni e per strada vi sarebbero già ottocento tonnellate di spazzatura. Peggio va a Melito, tonnellate di rifiuti marciscono sui marciapiedi sotto il sole, provocando allarme igienico-sanitario, si teme per l’innalzarsi delle temperature.
Intanto, continuano i roghi. La scorsa notte sono stati una ventina ed hanno tenuto impegnate diverse squadre di pompieri. E così, nell’attesa che si trovino delle soluzioni, la spazzatura della Campania di Napoli continua a far parlare di sè anche sulle pagine del New York Times. Il quotidiano di New York, infatti, ha dedicato ieri un’intera pagina alla questione spazzatura in Europa, sottolineando come Napoli rappresenti a suo modo un punto estremo della situazione rifiuti, diametralmente opposto all’eccellenza che è invece rappresentato da Amburgo.

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