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lunedì, Giugno 24, 2024
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CHIAIANO, LA PROTESTA: DUOMO OCCUPATO PER TRE ORE

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«Padre non perdonare loro perché non sanno quello che fanno». La scritta dello striscione che i cittadini dei comitati del no alla discarica di Chiaiano hanno esposto sugli scalini dell’altare del duomo di Napoli ieri sera. Circa duecento i partecipanti alla protesta. L’occupazione del duomo, è avvenuta verso le 18.00 poco prima che venisse celebrata la messa delle 18.30. I comitati hanno chiesto un incontro con il cardinale Crescenzio Sepe per consegnargli la documentazione dei tecnici sull’inidoneità della cava di Chiaiano che sarà trasformata in discarica. L’occupazione della Chiesa è avvenuta in modo del tutto pacifico anche se sul posto vi erano diversi mezzi della Polizia. I manifestanti, così come afferma una nota dei comitati per la difesa delle cave di Chiaiano e di Marano, chiedono «alla Chiesa di esporsi più esplicitamente sull’assurdità di fare una discarica in quella cava che – ricordano – è di proprietà di una confraternita. Una discarica che nascerebbe in un’area estremamente popolosa e in mezzo agli ospedali, caso quasi unico in Europa».
Verso le 21 di ieri sera è terminata l’occupazione della chiesa. Dopo aver partecipato alla santa messa, una delegazione di cittadini è stata accolta dal vicario episcopale Gennaro Matino, per ribadire le loro ragioni al cardinale. Con la delegazione dei manifestanti c’era anche il sindaco di Marano Salvatore Perrotta, secondo il quale i comitati hanno ricevuto ampie assicurazioni su una convocazione da parte di Sepe nei prossimi giorni.
«Se entro tre giorni non ci sarà l’incontro con l’arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, rimetteremo in campo azioni di protesta contro la curia sempre più sorda alle nostre richieste». Ad affermarlo i rappresentanti dei comitati antidiscarica di Chiaiano, uscendo dal Duomo, liberato verso le 21. A ribadire le richieste dei manifestanti, anche il sindaco ed il vicesindaco di Marano, Salvatore Perrotta e Massimo Nuvoletti, sopraggiunti in un secondo momento. «Prima di essere qui come sindaco – ha detto Perrotta ai comitati, subito dopo essere stati ricevuti in curia da alcuni delegati dal vescovo – sono qui in qualità di cittadino. Dobbiamo avere il buon senso di aspettare ed essere pacifici. E’ vero che le precedenti richieste sono state ascoltate solo da don Ciro Russo, a cui poi è stato dato una sorta di divieto, ma sono certo che questa volta le cose andranno diversamente. Noi vogliamo solo ribadire il nostro no alla discarica». Diversi i cittadini che hanno mostrato rammarico perchè, secondo loro, «la chiesa sulla questione della discarica di Chiaiano e’ stata assente».
Intanto per giovedì, alle ore 19, al presidio di Chiaiano, e’ in programma un’assemblea pubblica nella quale sarà stilato il calendario delle iniziative in campo fino a settembre.

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