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giovedì, Maggio 9, 2024
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DOPO LA TREGUA RIESPLODE LA PROTESTA DEGLI STAGIONALI

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Dopo tre settimane di tregua è riesplosa, nella mattinata di ieri, la protesta dei 33 lavoratori stagionali addetti al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Alle sei del mattino i lavoratori stagionali hanno occupato di nuovo con materassi, divani, sedie e tavoli l’androne del palazzo comunale per manifestare il loro dissenso nei confronti dell’amministrazione comunale, colpevole di averli abbindolati con delle false promesse. I precari, dopo aver tappezzato le mura dell’edificio comunale con striscioni e manifesti contenenti frasi di dissenso verso i rappresentati politici di entrambi gli schieramenti, sono entrati all’interno della casa comunale, mettendolo praticamente a soqquadro. L’androne al primo piano è stato messo completamente sottosopra e imbrattato con fogli di carta gettati alla rinfusa sul pavimento. L’assedio è accaduto tra le otto e mezza e le nove, sotto l’occhio incredulo dei dipendenti comunali che si stavano recando a lavoro e di alcuni consiglieri comunali che di lì a poco dovevano tenere una riunione di commissione. Non contenti i manifestanti sono scesi in strada ed hanno rovesciato la spazzatura al centro della carreggiata, bloccando la viabilità al corso Campano e nelle altre strade del centro storico per tutta la mattinata. Gli stagionali hanno annunciato che continueranno a presidiare il comune fino a quando non riceveranno una risposta direttamente dal primo cittadino, a cui chiedono un impegno concreto sulla loro situazione lavorativa. Ai primi di ottobre decisero di occupare simbolicamente il comune, dove rimasero accampati per una settimana. In seguito ad un incontro tra Giulio Pezzella, consigliere-delegato all’Ecologia e Salvaguardia del territorio, e Giuseppe Izzo, sindacalista della Filcams- Casil di Napoli, decisero di sciogliere il sit-in dopo aver ricevuto rassicurazioni da parte dell’amministrazione comunale. Dopo venti giorni, però, i lavoratori non hanno ricevuto ancora nessuna notizia precisa. Chiedono all’attuale amministrazione guidata da Giovanni Pianese di essere stabilizzati attraverso un contratto a tempo indeterminato o determinato in una delle due ditte che attualmente gestisce il servizio della nettezza urbana a Giugliano, l’Igica spa o la Ecogest srl. Vivono in uno stato di precarietà dal 2005, quando, per la prima volta, iniziarono a collaborare con il comune di Giugliano nella raccolta dei cartoni e degli ingombranti. Oggi, invece, si occupano per lo più dello spazzamento delle strade cittadine. Da tre anni questi 33 lavoratori precari vengono appoggiati, a seconda delle esigenze, in una delle due ditte per trenta-quaranta giorni l’anno, percependo uno stipendio che si aggira intorno ai 300-400euro lordi l’anno. Hanno sostenuto le ultime quindici giornate di lavoro durante lo scorso mese di agosto. Da allora sono senza lavoro e quindi anche senza stipendio. Molti hanno una famiglia, con mogli e figli a carico e non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese. Un piccolo spiraglio sulla loro stabilizzazione si aprì l’anno scorso, quando l’amministrazione guidata dall’ex sindaco Francesco Taglialatela aveva previsto la creazione di una società completamente pubblica, a cui doveva essere affidato il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e nella quale sarebbero dovuti confluire parte dei lavoratori socialmente utili e parte dei lavoratori stagionali. Questo progetto, però, è stato accantonato in seguito alla sconfitta elettorale maturata dal centrosinistra lo scorso aprile. L’attuale amministrazione guidata da Giovanni Pianese ha deciso di voltare pagina e di affidare a ditte private, tramite bandi di gara, l’appalto sull’intero ciclo di nettezza urbana, chiudendo così le porte ad ogni possibile stabilizzazione dei lavoratori in una società pubblica.

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