16.7 C
Napoli
giovedì, Marzo 28, 2024
PUBBLICITÀ

Taglialatela: «Giugliano città da rifare, basta ritardi»

PUBBLICITÀ

di FRANCESCO VASTARELLA



GIUGLIANO
«Vorrei costruire una cittadella dove i bambini possano incontrarsi, giocare e crescere al sicuro. Vorrei vedere in giro biciclette al posto delle auto e parcheggi per lasciare le macchine e muoversi con i mezzi pubblici». Nel giorno della festa per la vittoria, sogna e parla da padre il neosindaco di Giugliano, Francesco Taglialatela, 38 anni, diessino, architetto, sposato con un medico e, appunto, padre, di due bambini in una città come Giugliano che toglie il respiro se pensi al futuro dei figli.
Sognare è guardare lontano, sperare. Sperare di sottrarre spazi al cemento soffocante, di liberarsi dall’ossessione delle discariche e dello smog, di ridare dignità a un centro schiacciato tra il capoluogo e il resto dell’hinterland, di tenere lontano lo spettro della camorra che qui ha radici antiche e moderne tecniche di controllo del territorio, di bonificare il litorale da Licola a Lago Patria. E poi sperare di alimentare i fermenti culturali che pure sono tanti nella città di Giovanni Battista Basile, autore del Pentamerone, «Lo Cunto de li cunti» che da cinque secoli incanta grandi e piccini.
«Giugliano non può perdere neppure una occasione nei prossimi anni, questa città deve ridisegnare il suo futuro, aggiornare le regole urbanistiche, concentrare flussi di investimenti pubblici e privati», traduce da politico-architetto Taglialatela. Non pronuncia la parola nuovo piano regolatore il neosindaco, lo fa per non alimentare chissà quali mire. Ma è chiaro il riferimento, qui, dove gli abusi trionfano nonostante i controlli più severi, al punto che anche Taglialatela definisce «piaga» gli abusi. Tremano i polsi a pensare che c’è da gestire il terzo comune della Campania, che conta più abitanti di chissà quanti altri capoluoghi di provincia a nord e sud di Napoli.
Due anni fa Giugliano divorziò dal centrosinistra che per otto anni l’aveva governata e sposò il centrodestra regalandogli un sindaco e un deputato. Due anni dopo Giugliano ci ha ripensato: centrodestra bocciato, centrosinistra riportato a suon di voti in municipio. Tradimento? «Fuori luogo parlare di tradimento, vediamo i fatti», avverte Taglialatela, che fu assessore all’urbanistica nelle giunte di Giacomo Gerlini. «La città ha osservato e giudicato», ragiona il neosindaco. «Batosta meritata», confessa la parte del centrodestra che si dichiara illuminata e che nel momento della sconfitta preferisce tenersi lontano dallo mischia. «Io sono per l’alternanza – spiega Taglialatela – i cittadini hanno premiato il progetto e l’unità del centrosinistra, la riconoscibilità della sua classe dirigente. La Cdl è prima implosa, non ha costruito una squadra di governo convincente e poi in campagna elettorale non ha avuto capacità di confronto con il suo stesso elettorato».
L’ex sindaco Antonio Castaldo di Forza Italia fu mandato a casa dalla sua maggioranza. Poi, che battaglia prima di mettere mano ai candidati. Quante divisioni nei poli. La Margherita contro Gerlini. Gerlini contro la Margherita. Forza Italia voleva Pier Giuseppe Maisto, già candidato alla Camera in un collegio dell’area orientale di Napoli. An avrebbe preferito l’ex deputato Enzo Basile. Il centro voleva uno dei suoi.
Così, veto dopo veto, si arrivò a 24 ore prima della presentazione delle liste. «Soli non si corre», esordì il segretario provinciale Ds, Diego Belliazzi, convocato al capezzale del centrosinistra in frantumi. «Se non io, allora Taglialatela», disse Gerlini. Così fu, Taglialatela candidato e una sfilza di liste al seguito, Rifondazione e Verdi compresi. A destra sembrava fatta per Maisto. Invece convocarono un vertice a porte chiuse. Quando ne uscì, Maisto era scuro in volto: «Non sono più io il candidato», annunciò. In pista Umberto Sequino, in quota Udc, ex presidente del Consiglio comunale, nome circolato in abbondanza alla vigilia, ma senza convinzione: l’Udc è cresciuta scavalcando addirittura Forza Italia, ma il candidato sindaco è rimasto a quota 33 per cento.
IL MATTINO 28 MAGGIO 2003



http://ilmattino.caltanet.it/hermes/20030528/NAZIONALE/7/RITA.htm

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Antonella comprò l’antigelo, il liquido venne trovato accanto al cadavere

La trasmissione di Chi l'ha visto? ha mostrato le immagini di Antonella Di Massa mentre stava comprando l'antigelo, liquido...

Nella stessa categoria