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mercoledì, Maggio 8, 2024
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Melito, una battaglia fra separati in casa

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MELITO – Si va a passeggio sul calesse, lungo il corso domenicale. A tener le redini, il primogenito che ha nove anni. Sotto gli occhi vigili di papà. Luigino trotta trotta. Lui rappresenta il futuro di Melito, 47mila abitanti stipati come sardine in tre chilometri quadrati. Senza mare. Nè bella vista.
Luigino, come vorresti il tuo paese fra dieci anni?
«Coi fiori. Con tanti fiori. Papà mi racconta che quando lui era piccolo qui c’erano tanti fiori».
E ora?
«Ora, invece no».
***
«Il futuro? È un’asfissìa. Non si può gonfiare un paese con migliaia di napoletani e poi pretendere che non scoppi»: Giovanni Maisto, ex sindaco e testa pensante, lancia accuse e proposte concrete. «Una manciata di anni fa – ricorda – accogliemmo un sacco di famiglie di Napoli rimaste senza casa. L’allora sindaco Bassolino ci chiese solidarietà. E noi la elargimmo a piene mani. Non ci siamo pentiti, ma la gente che è venuta ad abitare a Melito è rimasta orfana di tutti i servizi primari. Ecco, ora è arrivato il momento di chiedere il conto: un intervento straordinario a nostro favore. Melito è un paese con la H. Viviamo di handicap. Come si fa per gli invalidi, si promulghi una legge speciale, si intervenga sui capitoli di spesa. I nostri avversari Ds hanno problemi a impegnare su questo Bassolino, oggi presidente della Regione? Noi no, questo problema proprio non ce l’abbiamo».
***
Il centrodestra ha fatto flop. Al ballottaggio vanno due centrisinistra: uno, guidato dal sindaco uscente, il professor Bernardino Tuccillo, e l’altro, che fa perno sulla Margherita, guidato da Gianpiero Di Gennaro, avvocato dell’Udeur, che è in vantaggio di sei punti. È scontro frontale. Con botte da orbi. Nelle scorse settimane c’è chi ha affisso ai muri il manifesto funebre del candidato Tuccillo. E chi ha aggredito a pugni e a schiaffi suo fratello. Gli avversari minimizzano: «Trattasi di balordi», sussurrano liquidando gli episodi. «Chissà perchè i balordi se la pigliano sempre e solo con noi», ribattono i Ds. Il clima resta pesante. In un paesotto dove il comandante in carica dei vigili urbani confessa candidamente di voler fuggire via dal caos e dai suoi subalterni che si riempiono le tasche di certificati medici pur di non scendere in strada a regolare il traffico. In un paese dove, per raggiungere il centro dalle periferie senz’acqua nè luce nè ascensori,bisogna percorrere quasi cinque chilometri. A piedi.
***
Professor Tuccillo, è l’ora della rimonta?
«Sono ottimista. Ho preso 6220 voti e 2100 li ho persi per errori nel voto disgiunto».
Il 6 per cento da recuperare: non è poco.
«Ai ballottaggi recupero sempre tra il 10 e il 15 per cento».
Apparentamenti?
«Nessuno».
Dialogo?
«Con tutti. Anche con la destra pulita».
Il suo avversario dice: Tuccillo rappresenta il vecchio.
«Ha candidato con sè dieci esponenti provenienti dal centro destra. E esponenti dell’area Psi rifiutati dal sindaco di centro destra».
Ma anche Di gennaro si dichiara centrosinistra.
«Di sinistra non c’è nulla. Di sinistro invece molto».
Di che lo accusa?
«Trasformismo. Campagna elettorale milionaria. Chi paga? E perchè?».
Ha l’appoggio di De Mita.
«De Mita faccia un po’ di conti in tasca al suo protetto».
Che vuol dire?
«C’è un patto occulto tra il peggio di Forza Italia e il mio antagonista».
Il suo avversario l’accusa: Tuccillo fa i patti col diavolo.
«Faccio patti solo con chi vuole il cambiamento».
Che farete per Melito?
«Spazi. infrastrutture.
Villa comunale. Parchi tematici. Opere di urbanizzazione. E acqua. Acqua in tutti i quartieri».
***
Gianpiero Di Gennaro, Udeur, candidato in vantaggio. A chi sta chiedendo i voti?
«Anche al centrodestra. E agli elettori di Tuccillo».
Chi siete, davvero?
«Siamo la vera novità. Siamo la base per un futuro, vero centrosinistra a Melito».
Tuccillo vi bacchetta.
«Ha impedito le primarie: perchè?. Pensi che la scelta era stata sottoscritta e approvata anche dalle segreterie provinciali».
Perchè le ha rifiutate?
«Perchè c’era la guerra in Iraq».
Tuccillo dice che voi rifiutate il confronto.
«Le sue sono solo istigazioni».
Due centrisinistra: che accadrà dopo il ballottaggio?
«Se vinciamo, faremo come a Mugnano, dove sono riusciti a ricompattare la coalizione».
E se vince Tuccillo, che accadrà?
«Lo chieda a lui».
Melito è nei guai.
«Grazie a chi ha governato. C’è un solo ufficio postale. Solo due farmacie, senza turno di notte. Nessun piano traffico».
Gli avversari dicono che siete il vecchio blocco di potere.
«Perchè erano assenti quando abbiamo fatto le fiaccolate anti-camorra?
E dov’erano quando a Melito si sono precipitati il prefetto e il questore?».





ENZO CIACCIO – IL MATTINO 2 GIUGNO 2003


http://ilmattino.caltanet.it/hermes/20030602/NAZIONALE/CAMPANIA/APRE.htm

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