MARANO – “Bertini mi fa ridere”. Michele Izzo, consigliere comunale dello Sdi, replica alle accuse rivolte all’opposizione dal sindaco di Marano. Nel mirino le dichiarazioni rilasciate ieri a “Cronache” dal primo cittadino.
Bertini accusa il centrodestra dell’invio in Municipio della Commissione d’accesso. Lei che ne pensa?
La Commissione d’accesso è stata inviata da organismi dello Stato. Non crediamo possa essere manovrata dall’opposizione di Marano. E poi la Commissione è una forma di garanzia verso l’amministrazione. Anni addietro non esistevano questi accertamenti, si scioglieva direttamente il Consiglio comunale. Penso che qualunque amministrazione che sa di avere operato con trasparenza non debba avere alcuna preoccupazione.
Vi si accusa di voler mandare a casa questa amministrazione attraverso la magistratura. E’ vero?
E’ un’accusa che arriva soprattutto da Rifondazione. Ed è totalmente infondata. Noi vorremmo mandare a casa questo sindaco per le tante scelte politiche compiute finora e per le tante cose fatte male.
Onestamente: crede che l’amministrazione di Marano sia collusa con la malavita?
Penso che nei nostri territori sia molto difficile amministrare. Collusioni? Non so se ve ne siano o ve ne siano state. La camorra è un fenomeno che va tenuto di sicuro sotto stretto controllo: i clan sono cambiati molto dagli anni ’80 e ’90. Oggi la malavita è qualcosa di subdolo che cerca sempre più di radicarsi nella cosa pubblica attraverso i colletti bianchi. Ed ogni amministrazione dovrebbe essere molto attenta.
Cosa ne pensa dell’amministrazione Bertini?
E’ un’amministrazione fallimentare sotto ogni punto di vista. In città il traffico è caotico e si continua solo a costruire secondo un piano regolatore obsoleto, varato nel lontano 1982. A Marano l’unica attività redditizia è quella del cemento: si continua solo a costruire. Intanto di opere pubbliche non se ne vedono.
Marano alla fine sarà commissariata?
Mi auguro sinceramente di no. Se così fosse, io e tanti altri maranesi non ci sentiremmo sicuramente offesi. Penso che ognuno debba assumersi una buona volta le proprie responsabilità.
