30.3 C
Napoli
venerdì, Giugno 28, 2024
PUBBLICITÀ

GIOCO D’AZZARDO, SEQUESTRATA BISCA CLANDESTINA A QUALIANO

PUBBLICITÀ

dal corrispondente




QUALIANO – Smantellata una bisca clandestina a Qualiano. I carabinieri hanno sequestrato una casa da gioco al civico 12 di via De Gasperi, nel centro storico del paese: dodici i denunciati. Si giocava di tutto, dal pocker allo chemin de fer. Sequestrati due mazzi di carte ed i proventi delle scommesse, 805 euro per l’esattezza. Nel locale, reso confortevole da poltrone e divani, il gruppo di appassionati era seduto ai tavoli verdi impegnati a giocare black jack. I militari della Compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Gianluca Trombetti e dal tenente Orazio Ianniello, si sono avvalsi di intercettazioni telefoniche e ambientali per arrivare alla bisca. Diverse settimane di indagine, pedinamenti, soffiate. Poi il blitz dell’altra notte, intorno alle 23.10. I dodici giocatori sono stati tutti identificati: dovranno rispondere di partecipazione al gioco clandestino. Sei dei denunciati sono di Qualiano: si tratta di F.C.A.; 45 anni; C.A. di 47; P.G. di 43; T.V. di 44; D.M. di 59; D.G. di 47 e V.A. di 51. Gli altri cinque sono tutti originari dell’hinterland giuglianese: C.G., 45 anni di Marano; M.F., 63 anni di Villaricca; F.F., 38 anni di Mugnano; B.T., 52 anni di Marano e C.R., 49enne di Napoli ma residente a Giugliano. Nessuno si aspettava il blitz, i carabinieri sono riusciti a cogliere tutti di sorpresa. Alla vista dei militari, molti hanno provato a dileguarsi, ma sono stati subito intercettati. La casa da gioco non dovrebbe essere collegata con gli ambienti della malavita locale, spiegano gli investigatori.

Il sequestro della bisca clandestina rientra nell’ambito di una vasta operazione contro il gioco d’azzardo. Polizia, carabinieri e guardia di finanza sono da tempo impegnate nella lotta ad un fenomeno sempre crescente. Numerosi i blitz e le denuncie effettuate nel Giuglianese nel corso degli ultimi mesi. Due case da gioco illegali vennero scoperte dalla polizia nel giro di quindici giorni a Calvizzano e a Qualiano, in via Campana. Le fiamme gialle sequestrano, lo scorso febbraio, 165 videopoker e sette locali privi di autorizzazioni ed una bisca clandestina. L’altrieri il blitz dei carabinieri.



PUBBLICITÀ

IL PRECEDENTEOtto mesi fa sotto chiave una struttura fuorilegge controllata dai Pianese



IL “BLACK JACK” DELLA CAMORRA



QUALIANO– Un precedente eccellente. Il sequestro della casa da gioco di via De Gasperi segue di otto mesi i sigilli affissi ad un’altra bisca clandestina. Via Campana, sempre a Qualiano. Quella volta furono quaranta i denunciati. Li “beccarono” gli agenti del commissariato di polizia di Giugliano-Villaricca, in una casa da gioco a pochi passi dalla centralissima piazza Kennedy. Una bisca di camorra, protetta dal velo dei Pianese, la cosca che da anni impera in questo bronx del Napoletano. Mesi di serrate indagini, appostamenti, tallonamenti, intercettazioni telefoniche. Poi il blitz in piena notte. I poliziotti, diretti dal vicequestore Alberto Francini, fecero irruzione quando si stava giocando al black jack. I quaranta giocatori furono tutti identificati e denunciati. Nel mirino degli investigatori non solo la bisca ma anche alcuni pregiudicati e latitanti che erano soliti frequentarla. Esponenti del clan Mallardo, secondo gli investigatori. Ma anche di altre cosche del Napoletano. Nel corso dell’operazione finì in manette Domenico Scampitelli, pregiudicato e latitante originario di Bacoli. I carabinieri della locale Compagnia, agli ordini del capitano Gianluca Trombetti e del tenente Orazio Ianniello, l’avevano rintracciato pochi giorni prima. Era assieme ad un altro latitante, Pasquale Russo, in un’abitazione di Qualiano. Ambedue erano riusciti ad eludere i militari, che sequestrarono nell’appartamento diverse pistole e seicento grammi di cocaina. Per Scampitelli il vizio del gioco fu però “fatale”: la passione per l’azzardo l’ho incastrò nell’indagine della polizia. Russo, affiliato al clan Pianese e quindi all’Alleanza di Secondigliano, venne arrestato quattro mesi dopo dai carabinieri, l’11 marzo. Il pregiudicato, meglio noto come “o’ cartunar”, fu ammanettato in viale Giulio Cesare: si nascondeva in una cantina.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Scontri durante Spezia-Napoli, prosciolti 36 ultras azzurri

Si è tenuta oggi, davanti al tribunale di La Spezia (presidente Carolina Gagliano) il processo sugli scontri avvenuti prima...

Nella stessa categoria

PUBBLICITÀ