PUBBLICITÀ
HomeRassegna StampaLiternum, porte ancora chiuse s'infiamma la polemica

Liternum, porte ancora chiuse s’infiamma la polemica

PUBBLICITÀ

Sono feste con i clown per strada e concerti nelle chiese del litorale con la speranza che la Befana porti la riqualificazione dell’area archeologica di Liternum. In progetto visite guidate e manifestazioni per far conoscere ai più giovani il sito fondato da Scipione l’Africano nel 194 a.C. L’anno prossimo, infatti, potrebbe essere finalmente quello decisivo per vedere sbloccata l’ultima tranche dei lavori avviati due anni fa e riaprire al pubblico il parco archeologico. Una strategia utile per conservare il consenso su un territorio che, con un progetto di legge presentato in Regione e la richiesta da votare in Consiglio comunale, punta a sollecitare interventi attesi da anni, ma soprattutto a dare un volto nuovo al Comune con l’obiettivo di dare voce ai cittadini che da anni si sentono di serie B perché troppo lontani dalle decisioni dell’amministrazione. Infatti, i disagi con cui convivono i cittadini sono numerosi. Dai continui allagamenti per l’inadeguatezza del sistema fognario al dissesto stradale e alla carenza di collegamenti su gomma. Un passo in avanti, intanto, per Liternum è stato fatto con l’assegnazione alla Pro Loco Litorale della cura, manutenzione, custodia, gestione del sito sulla sponda del lago Patria. Nell’incarico si parla anche di promozione del Parco archeologico didattico di Liternum. «Il sito è ideale per le scuole in quanto abbina il fascino del luogo storico con quello ambientale – spiega il presidente Luigi De Martino sul sito della Pro Loco – È una zona di passaggio e di riparo per molte specie di uccelli migratori e punto strategico per la riproduzione di uccelli stanziali. Il tutto in un contesto straordinario di macchia mediterranea». Per poter riaprire il parco al pubblico, però, restano da sanare i disastri legati all’abbandono dell’area. Il cantiere del «Parco e museo archeologico di Liternum», il cui secondo lotto di interventi – realizzati su progetto del Comune in accordo con la Soprintendenza – è ancora aperto. I primi due interventi sono stati completati a marzo scorso ma l’abbandono ha preso subito il sopravvento: pali della luce divelti, lampade rubate, immondizie.

Il Mattino il 29/12/09

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ