di ANTONIO MAGLIULO
È vivo per miracolo. Solo la concomitanza di fortunate coincidenze ha impedito, infatti, che il lancio di sassi da un cavalcavia si trasformasse in tragedia. Giuseppe Sorrentino, impiegato, 70 anni, originario di Napoli ma domiciliato a Castelvolturno, nella tarda serata di venerdì era alla guida della sua autovettura quando, all’altezza dello svincolo di Giugliano-Villaricca della Nola-Villa Literno in direzione della Domiziana, è stato raggiunto al volto e alla spalla dai vetri del parabrezza mandato in frantumi da un sasso. A bloccare la vettura è stato il nipote, Antonio Gravante, che viaggiava con lui. Sorrentino aveva quasi perso i sensi. A sostituirlo alla guida, dunque, è stato il nipote che si è subito diretto al Pronto soccorso della clinica Pineta Grande di Castelvolturno. Qui i sanitari lo hanno sottoposto ad una serie di indagini diagnostiche che hanno evidenziato la frattura della clavicola e una serie di ferite lacero-contuse al volto.
Necessario il ricovero così come un intervento chirurgico, per ricomporre la frattura, fissato per martedì. «Non ricordo quasi nulla – racconta, ancora incredulo, Sorrentino – solo un rumore forte e un dolore sordo alla spalla. Devo aver perso i sensi perché i ricordi sono più nitidi solo dal momento del ricovero. Se non fosse stato per mio nipote credo che non starei qui a raccontare quanto accaduto perché avevo completamente perso il controllo del veicolo».
IL MATTINO – ed. CASERTA 7 SETTEMBRE 2003
